Sono Guido e non Guido: applausi per il film sulla vita di Guido Catalano al TFF34

Esordio fantastico per Sono Guido e non Guido (recensione), il film del regista 24enne Alessandro Maria Buonomo che ha gioito insieme a tutto il suo team dell’Elianto Film, per la prima volta alle prese con un lungometraggio e per la prima volta ospiti nella sezione Festa mobile al Torino Film Festival. Un lavoro, questo, che ha visto anche il contributo della casa di produzione torinese Fargo Film.

Lunedì 21 novembre alla proiezione serale il giovane è riuscito a far ridere, commuovere ed emozionare il pubblico del Cinema Massimo, portando sullo schermo la vita di Guido Catalano, anche lui per la prima volta al Torino Film Festival.

Sono Guido e non Guido segna l’esordio di un gruppo di ragazzi under 30, quelli di Elianto Film, che hanno creduto così tanto in un progetto da riuscire a realizzarlo con un budget ridotto, ottenendo la selezione in un festival così prestigioso. L’ha detto anche il regista al termine della proiezione: “questo è un lavoro collettivo, i ragazzi Elianto mi hanno fatto capire che i sogni vanno bene per andare a letto. Se si vogliono realizzare è importante che si trasformino in obiettivi.”

Bruno Fornara, alla conferenza stampa, ha interrogato Alessandro e Guido sugli aspetti più curiosi del film. La scelta del mockumentary, il documentario falso, che mescola la realtà e la finzione, si è rivelata perfetta per rappresentare al meglio due delle mille facce di Guido Catalano. Armando, il fratello gemello su cui il film indaga, pur non esistendo rappresenta senz’altro quella parte timida, riservata e privata di Guido: quella che non si vede quando lui è sul palco a recitare le poesie.

Tutto il film, come fa notare Buonomo, rispetta la struttura delle poesie di Catalano: una comicità che finisce sempre con una nota drammatica lasciando lo spettatore con l’amaro in bocca e facendolo riflettere. D’altra parte la struttura del documentario si intuisce già dallo stesso titolo: Sono Guido e non Guido o, come ha fatto notare il critico moderatore Bruno Fornara, Sono Guido e non guido. Perché Guido Catalano è anche Armando Catalano, ma Guido Catalano non vuole guidare niente e nessuno, e a dimostrazione di questo c’è anche il fatto che non ha la patente. L’unica cosa che guida è la bicicletta.