Soon-Tek Oh: muore la star di Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro
Dopo una battaglia contro l'Alzheimer, si spegne a 85 anni Soon-Tek Oh, attore sudcoreano naturalizzato statunitense apparso al cinema accanto a Roger Moore in un film di 007 e in serie TV quali Hawaii Five-O, M*A*S*H e Magnum P.I.
All’età di 85 anni si è spento Soon-Tek Oh, attore sudcoreano apparso in film quali Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro e Missing in Action
Morto mercoledì 4 aprile a Los Angeles, Soon-Tek Oh ci ha lasciati dopo una battaglia con l’Alzheimer, ha svelato l’attore Chil Kong, che con il collega aveva fondato il Lodestone Theatre Ensemble a LA. “Non sarò mai in grado di ripagare ciò che ha fatto per me, il modo in cui mi ha modellato come artista, come leader di una comunità e come genitore.” ha scritto Kong, continuando: “Tutto ciò che posso promettere è che rimarrà fedele alla mia identità artistica, proprio come il signor Oh ha fatto per tutta la sua vita.”
Sudcoreano naturalizzato statunitense, Soon-Tek Oh è stato nel cast originale di Pacific Overtures, musical di Stephen Sondheim messo in scena a Broadway nel 1976; sul piccolo schermo è apparso in serie TV quali Hawaii Five-O, M*A*S*H e Magnum P.I., interpretando ogni volta personaggi diversi. Al cinema, è apparso in Agente 007 – L’uomo dalla pistola d’oro nei panni dell’agente Hip, contatto di James Bond, ai tempi interpretato da Roger Moore, in quel di Hong Kong. “Il mio agente mi chiese se mi sarebbe piaciuti essere in un film di James Bond.” ricorda l’attore in un documentario contenuto nel DVD del film. “Ero un po’ audace quando ero giovane, così dissi: ‘Non voglio fare l’uomo della lavanderia, il giardiniere o il domestico.” La star fu anche la voce di Fa Zouh nella versione originale di Mulan, classico Disney del 1998, riprendendo il ruolo nel sequel del 2004.
Nel 1965, Soon-Tek Oh co-fondò a Los Angeles la East West Players, una delle prime organizzazioni teatrali asiatiche-americane negli Stati Uniti. Nel 1992, inaugurò la Society of Heritage Performers, sperando di combattere gli stereotipi asiatici rappresentati nei media americani; dal gruppo prese poi forma il Lodestone Theatre Ensemble, che si sarebbe sciolto circa dieci anni dopo.