Spider-Man: Kevin Smith non pensa che la Disney sia ingorda
Kevin Smith pensa che la colpa dell'uscita di Spider-Man dal MCU sia della Sony, in quanto secondo il regista è stata la Disney a fare tutto il lavoro.
Kevin Smith ha continuato a parlare di Spider-Man, affermando di non considerare irragionevoli i desideri della Disney e dei Marvel Studios
Tutti hanno da dire la loro opinione su quanto accaduto un paio di giorni fa tra la Disney e la Sony Pictures Entertainment relativamente a Spider-Man. Tra di essi, nonostante Kevin Smith avesse già espresso la propria opinione tramite un tweet il giorno immediatamente successivo all’uscita della notizia, il regista e sceneggiatore ha continuato a esprimere il proprio dissenso, dichiarando di non considerare poi così irragionevoli i desideri dei Marvel Studios. Gli articoli, riguardo alla chiusura dei rapporti tra i due studio, affermano che la Disney non voleva più continuare l’accordo con la Sony che prevedeva un profitto del 5% dai film dell’Uomo Ragno per la Casa di Topolino, ma che sarebbe stata lieta di rinnovare l’accordo qualora avesse ricevuto il 50% da ora in avanti.
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A tal proposito, Smith ha spiegato il motivo per cui pensa che la Disney meriti una fetta più grande degli incassi. “Non so se il mio disappunto sia il fatto che Kevin Feige non farà Spider-Man, nonostante rappresenti una gran parte di esso. La mia più grande delusione è che adoravo che Spider-Man facesse parte dell’Universo Marvel, e adesso non c’è più” ha rivelato Smith al podcast Fatman Beyond. “È quello che mi mancherà. Alcune persone mi dicono ‘Stai solo facendo il tifo per una maledetta Morte Nera aziendale, rispetto a un’altra maledetta Morte Nera aziendale’, e io rispondo ‘Sentite, indipendentemente da queste m****** da big business, fanno roba divertente, e io voglio solo divertirmi. Adoravo quei maledetti film“.
Ha aggiunto, in seguito: “Ho amato quello che hanno realizzato. Stavano creando un sacco di cose maledettamente grandiose, e le persone non fanno altro che dire ‘La Disney è ingorda’. Non la vedo in questo modo. Anzi, penso che loro abbiano fatto tutto il lavoro, hanno fatto sì che quei film guadagnassero tonnellate di dollari, e alla fine dei giochi ricevevano solo il 5%. Sono tornati a discutere sugli accordi, chiedendo qualcosa di più, e mi sembra giusto così“.