Spider-Man: Un nuovo universo – quale versione di Peter Parker appare?

Uno dei più recenti trailer di Spider-Man: Un nuovo universo offre maggiori indizi su quale versione di Peter Parker appare nel film d’animazione

Uno degli ultimi trailer di Spider-Man: Un nuovo universo fa riferimento alla trilogia cinematografica di Spider-Man di Sam Raimi come se fosse canon, ma presenta anche altri eventi che suggeriscono ulteriori momenti principali della Spider-mitologia. I produttori Phil Lord e Chris Miller hanno parlato proprio di questo in una recente intervista rilasciata a Fandango, in cui hanno svelato quale versione di Spidey i fan possono aspettarsi nel film.

“Penso che l’idea alla base sia stata quella di rendere questo Peter Parker una miscela di tutti i Peter Parker che avete visto nella cultura popolare” ha spiegato Miller. “Quindi ci sono elementi dello Spider-Man di Tom Holland di Homecoming, dello Spider-Man di Andrew Garfield, del supereroe di Tobey Maguire, e degli Spider-Man di vari fumetti e serie tv. Più specificatamente, in questo universo, lo Spider-Man presente nel mondo di Miles è simile a quelli che avete già visto, ma non è lo stesso. E dunque, ecco perché tutte quelle storie, quelle trame sono simili, ma c’è sempre un colpo di scena inaspettato“.

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Sostanzialmente, come hanno spiegato, la versione di Spider-Man che vedremo in queste scene è probabilmente la miglior versione esistente del supereroe, ma i fan dovranno comunque aspettarsi un colpo di scena: “Sì, lo Spider-Man nell’universo di Miles, che il protagonista incontra all’inizio del film, era stato pensato come lo Spider-Man più competente possibile, oltre al fatto che dovevamo considerare il fatto che vivesse in un universo alternato che tutti noi consideriamo come l’universo dei fumetti mainstream. Quindi vedrete delle cose tipo il bacio a testa in giù nella pioggia tra lui e M.J., ma in questo caso è lei a essere capovolta, e lui nella posizione normale. Abbiamo cercato di modificare e introdurre alcune cose, giusto per far capire che siamo in una dimensione parallela“.