Split 2: M. Night Shyamalan sulla trama e il ritorno di Samuel L. Jackson
Il finale del film lasciava ben pochi dubbi: avremmo avuto Split 2 e saremmo ritornati in quel mondo, ritrovando insieme a quei personaggi, con tutta probabilità, anche quelli di Unbreakable, precedente titolo del regista.
Pochi giorni fa, Shyamalan ha twittato dicendo di avere già la base per il sequel, ma oggi arrivano ancora più dettagli sul sequel grazie alla chiacchierata che Collider ha avuto con l’autore.
Attenzione, seguono spoiler sul finale di Split di M. Night Shyamalan.
Il progetto, che sarà quasi certamente la prossima fatica di Shyamalan, si distinguerà innanzitutto per la sua qualità epica, come spiega il cineasta di origini indiane:
“Ho un soggetto piuttosto dettagliato con, diciamo, le scene. È molto lungo, il che mi preoccupa, ma non vedo come possiamo… Probabilmente per la sua natura ha bisogno di essere in qualche modo epico. La storia a cui ho pensato è molto intricata.”
Split 2: M. Night Shyamalan sulla trama e il ritorno di Samuel L. Jackson
Scavando più a fondo alla ricerca di rivelazioni, Shyamalan si è difeso bene ma ha comunque parlato del ruolo David Dunn, protagonista di Unbreakable interpretato da Bruce Willis e apparso brevemente alla fine di Split, all’interno di questo universo filmico appena stabilito dal regista:
“Il mio pensiero era, ma di nuovo non chiedetemi troppo, che Elijah [il villain interpretato da Samuel L. Jackson in Unbreakable] non è mai uscito dall’istituto psichiatrico. Era solo un tizio che credeva a quelle cose, mentre David non ci crede al 100%, pensa solo di essere particolarmente portato a fare quello che fa and è un po’ sbiadito. Come questa idea dei fumetti, con Elijah che diceva che i fumetti erano basati sulla realtà, che fosse la realtà. Non c’è nessuna altra prova delle sue parole. È solo un pazzo con una malattia alle ossa rinchiuso in un manicomio. Ma poi quella notizia arriva in TV e [David] pensa: ‘Oh mio Dio, aveva ragione.”
E le probabilità che Samuel L. Jackson torni assieme a Willis sono molto alte, come si evince dalle parole di Shyamalan:
“Gli ho detto: ‘Sai, potrei fare questo film e potrei combinare questi due film. Non so se sei interessato a interpretare l’uomo di vetro [nuovamente].’ E [Samuel] mi ha risposto: ‘Muoio dalla voglia di interpretare l’uomo di vetro! Te lo dico ogni volta che ci vediamo!’”
E se pensate che M. Night Shyamalan si limiterà a mettere tutti i suoi personaggi in una grande arena l’uno contro l’altro, vi sbagliate. Anzi, il regista vuole assicurarsi che Split 2 possa funzionare anche come film a sé:
“Posso dire solo questo: Se Unbreakable parlava di un tizio che è l’unica persona in grado di sopravvivere a un incidente ferroviario, con tutti che muoiono e lui non ha nemmeno un graffio… Voglio dire, come è possibile? È un’idea molto audace, una storia davvero forte. E poi in questo [Split] ci sono tre ragazze che vengono rapite da una persona con questo disordine, che crede di essere tante persone, e tutte le diverse personalità dicono che ce n’è un’altra che sta arrivando per prenderle, chiamata la Bestia. Questa è una cosa davvero forte già di per sé. Questo terzo film ha bisogno di una sua propria idea. L’idea per questo film finale non può essere ‘È l’ultimo Unbreakable.’ Ci deve essere qualcosa che lo renda un film a sé… Sarà allora che sarà davvero felice, quando diventerà un film a sé. In un modo, si potrebbe vedere senza aver visto gli altri.”
M. Night Shyamalan sembra avere le idee ben chiare e le sue parole suonano proprio come quelle di un uomo che sta dedicando tutto se stesso a un film di alto livello che possa unire i personaggi di questi due film tanto riusciti. Split, nel frattempo, continua a mietere successi e negli Stati Uniti è al primo posto del botteghino per la terza settimana di fila; in Italia, invece, è riuscito ad accaparrarsi per il momento la seconda posizione.