Stan Lee è stato accusato di molestie sessuali dalle sue infermiere
Papà Marvel in persona, Stan Lee, è stato accusato di molestie sessuali da una società di infermiere che ha lavorato per lui per anni. L'autore ha negato ogni cosa
Il Daily Mail sta seguendo quello che stanno già chiamando una storia esclusiva, raccontando che un certo numero di infermiere che hanno lavorato per Stan Lee nella sua casa stanno sostenendo di aver subito delle molestie. Lee, co-creatore 95enne dell’universo Marvel, è apparso spesso (se non sempre) in camei nelle serie tv e nei film basati sui suoi personaggi.
Il Daily Mail dichiara che un’affermata società di cura di fascia alta ha smesso di lavorare per Stan Lee dopo i reclami: le infermiere si lamentavano delle sue richieste di sesso orale sotto la doccia e in camera da letto, delle sue continue molestie e del suo camminare per casa nudo.
Gli avvocati di Stan Lee hanno inviato una lettera di sospensione e di ritiro alla società che impiega le infermiere, che si occupa spesso di celebrità, sostenendo la diffamazione. L’avvocato di Stan Lee, Tom Lallas ha dichiarato che: “il signor Lee non subirà estorsioni o ricatti e non pagherà soldi a nessuno perché non ha fatto assolutamente nulla di sbagliato” e ha suggerito che questa vicenda sia solo un modo per chiedere soldi al multimilionario. Secondo la fonte Stan Lee definisce le accuse “false e spregevoli”.
Al momento le accuse non sono state ufficializzate alle forze dell’ordine. Nomi e dettagli sulle infermiere in questione e la compagnia non sono stati resi pubblici.
Il Daily Mail sostiene che la situazione è sorta dopo che la proprietaria della società ha iniziato a raccontare in giro che Stan Lee aveva molestato sessualmente ogni infermiera che era stata mandata a casa e la risposta ufficiale dell’avvocato ne è stata la diretta conseguenza. La proprietaria della compagnia era un’ex infermiera di Lee e che si era lamentata direttamente con lui della situazione. Hanno smesso di lavorare per l’uomo verso la fine dell’anno scorso. Una lettera di cessazione e di ritiro è stata inviata da Tom Lallas il 20 dicembre e l’avvocato sostiene che, piuttosto che un’azione civile o un rapporto della polizia contro Lee, aveva ricevuto richieste di risarcimento monetario, con minacce verso una possibile divulgazione ai media.