Stan Lee: la dura critica del figlio di Jack Kirby al documentario Disney+ sul celebre fumettista
Il figlio di Jack Kirby stronca il racconto di Stan Lee: non renderebbe sufficiente credito al padre.
Tra le ultime nuove uscite di Disney+ più interessanti, il documentario su Stan Lee riscuote anche critiche. Chi si scaglia contro l’opera della piattaforma in streaming è Neal Kirby, figlio di Jack, co-creatore dell’universo Marvel. Stando alla sua versione, l’opera non renderebbe giustizia al fondamentale contributo del padre. Nelle varie interviste mostrate Stan Lee ha la tendenza a mettersi sul piedistallo, ma la realtà dei fatti differirebbe da quanto viene spacciato, assicura Neal. Che sottolinea come i meriti attribuiti al fumettista superino quelli effettivi. Ciò dipenderebbe pure dalla sua capacità di vendersi, appropriandosi di idee altrui.
Il figlio di Jack Kirby boccia il racconto di Disney+ e la disputa continua
Spesso – riferisce sempre Kirby – la figura paterna entrava nell’ufficio del collega per presentargli delle idee e a quel punto Stan Lee ne rivendicava la proprietà intellettuale. Che avrebbe avuto un grado di conoscenza della storia, della mitologia e della scienza limitato e ciò sarebbe universalmente riconosciuto. D’altro canto, il sapere del padre era vastissimo e Neal può confermarlo conoscendolo meglio di chiunque altro.
Questioni di ego avrebbero portato Stan Lee a prendersi meriti non suoi. Il nome compare come co-creatore di ciascun personaggio, fatto salvo per Silver Surfer, che porta soltanto la firma di Kirby. Che, essendo morto nel 1994, molto prima rispetto a Lee (venuto a mancare nel 2018), sarebbe stato svantaggiato nella celebrazione di sé.
Durante il documentario si sarebbe prestata troppa poca attenzione ai contrasti interni circa la paternità dei personaggi. Gli eredi di Kirby hanno in corso da anni una serrata battaglia contro la Disney (proprietaria di Marvel) per ottenere il riconoscimento dei diritti d’autore sui personaggi. Le ultime dichiarazioni spargono ulteriore benzina sul fuoco, in una battaglia senza esclusione di colpi, che prosegue incessante.