Stan Lee rivela l’identità del primo supereroe che lo ha ispirato
La prima ispirazione di Stan Lee è il supereroe Primula rossa, ricco baronetto inglese, abile spadaccino e maestro del travestimento.
Stan Lee, co-creatore di Spider-Man e altri supereroi solitamente mascherati, ha detto che la sua prima ispirazione nel genere è stato l’eroe letterario Sir Percy Blakeney, alias il supereroe Scarlet Pimpernel (La primula rossa)
Primula rossa è stato il primo supereroe di cui avevo letto. Il primo personaggio che potrebbe essere chiamato un supereroe – ha detto Stan Lee in un video pubblicato attraverso il suo account Twitter – Era un uomo che – sì, indossava un travestimento, ma non era una maschera o qualcosa del genere. Semplicemente non ha fatto sapere alla gente chi fosse veramente.
Who was the first hero you were introduced to? In his latest video, Stan talks about the very first superhero he read about and was inspired by. #FlashbackFriday pic.twitter.com/N4yLyXBycy
— stan lee (@TheRealStanLee) 7 settembre 2018
La primula rossa ha un romanzo del 1905 con lo stesso nome e una serie successiva di romanzi sequel, scritti dalla scrittrice britannica la Baronessa Emma Orczy. Lee ha anche citato il film del 1934, The Scarlet Pimpernel, elogiando la meravigliosa interpretazione dell’attore Leslie Harold.
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In realtà un ricco baronetto inglese, abile spadaccino e maestro del travestimento, Blakeney avrebbe salvato gli aristocratici condannati a morte tramite la ghigliottina durante il regno del terrore della Rivoluzione francese alla fine del 1700. Con un’identità segreta conosciuta solo dai suoi più stretti alleati, la League of the Scarlet Pimpernel, l’eroico alter ego di Blakeney divenne presto famoso, prendendo il suo nome da una carta dimenticata per i suoi nemici, con un fiore scarlatto.
Un tratto simile sarebbe stato esibito dalla più famosa co-creazione di Stan Lee, Spider-Man, un supereroe colorato e ribelle, vestito con un costume che copre tutto il corpo e che spesso ha lasciato dietro delle note con la firma del “tuo amichevole Spider-Man”, in seguito alle sue azioni eroiche.
Nella sua vita normale, Blakeney sarebbe apparso come uno sciocco ricco e viziato, preoccupato solo dei molti lussi che gli erano concessi; tattiche simili sarebbero state adottate dalla creazione di Bob Kane e Bill Finger, Bruce Wayne, che tipicamente finge di essere un playboy con la testa per aria per nascondersi dal sospetto di essere in realtà il vigilante in costume e criminale Batman.
Il tema dell’identità segreta sarebbe andato avanti rimanendo uno degli aspetti principali della vita nascosta di Peter Parker, come un supereroe mascherato e arrampicatore, un tratto che Stan Lee avrebbe usato di nuovo con le co-creazioni Daredevil, Iron Man e Hulk, il cui alter ego non si espongono fino alla metà delle rispettive corse.
Stan Lee, ha utilizzato identità segrete con Jack Kirby, co-creando i Fantastici Quattro, che operavano apertamente come un quartetto di eroici e amati avventurieri. Il titolo ha letteralmente rivoluzionato i fumetti moderni e ha dato vita all’universo Marvel, che ospita altre famose creazioni come Avengers, Black Panther, Doctor Strange e X-Men.