Stan Lee: il team della Leggenda Marvel risponde a Bill Maher
Bill Maher, comico e opinionista USA; ha recentemente definito i fumetti cose per bambini, dicendo di non capire il motivo per il quale tutto il mondo si sia rattristato per la scomparsa di Stan The Man Lee. Ecco la risposta del team di Stan.
È passata poco più di una settimana da quando Stan Lee, il volto simbolo della Marvel, è scomparso all’età di 95 anni
I fan e gli amanti dei fumetti piangono ancora la morte di Stan Lee per via dell’indelebile e straordinaria eredità che ha lasciato e tutti nel mondo l’hanno ricordato con toccanti tributi. Quasi tutti.
Bill Maher, opinionista, conduttore e scrittore statunitense, si è tirato addosso non poche critiche definendo la cultura dei fumetti, soprattutto negli adulti, in modo poco edificante. La gente ovviamente si è arrabbiata e non l’ha nascosto via social; adesso è arrivata anche una lettera aperta per Maher dai rappresentanti di Stan Lee:
I fumetti, come tutta la letteratura, sono metodi narrativi. Se scritti bene da grandi creatori come Stan Lee, ci fanno provare emozioni, ci fanno pensare e ci insegnano lezioni che speriamo possano renderci esseri umani migliori. Una lezione che Stan ha insegnato a molti di noi è stata la tolleranza e il rispetto e grazie a questo messaggio possiamo affermare che hai tutto il diritto alla tua opinione, a pensare cioè che i fumetti siano cose infantili e poco sofisticati. Molte altre persone hanno detto lo stesso di autori come Dickens, Steinbeck, Melville e persino Shakespeare. Ma dire che Stan ha semplicemente ispirato le persone a “guardare un film” è a nostro avviso francamente disgustoso. Innumerevoli persone possono testimoniare di come Stan li abbia ispirati a leggere e di come abbia insegnato loro che il mondo non è fatto di assoluti, che gli eroi possono avere difetti e persino i malvagi possono mostrare umanità all’interno delle loro anime. Ci ha regalato gli X-Men, Black Panther, Spider-Man e molti altri eroi e storie che sono state in grado di offrire speranza a coloro che si sentivano diversi e ha stimolato tante persone ad essere creative sognando grandi cose per il futuro.