Stan Lee e quell’ultimo desiderio confidato a Kevin Feige
Il creatore dei supereroi Marvel aveva ancora tanta voglia di far parte dell'MCU.
L’ultimo incontro tra Stan Lee e Kevin Feige ha permesso al grande autore Marvel di confidare un piccolo desiderio, nascosto dietro ad una battuta
La morte di Stan Lee ha colpito tutto il popolo degli amanti di fumetti, cinecomics, cultura nerd e non solo. Il creatore di gran parte dei supereroi Marvel è un’icona del Ventesimo secolo, uno di quei personaggi che verranno ricordati per sempre, e che ha segnato la storia della cultura popolare.
Stan Lee ricordato con un graffiti mozzafiato a Los Angeles
Kevin Feige, l’uomo che ha creato il Marvel Cinematic Universe, negli ultimi tempi si è espresso sull’eredità lasciata da Stan Lee, ma, nella sua ultima intervista, ha raccontato anche cosa si è detto con il popolare autore Marvel proprio durante la loro ultima conversazione:
Mi ha parlato molto dei suoi cameo- ha detto Feige- mi ha ricordato quelle apparizioni, e poi si è espresso davvero parecchio riguardo al suo passato. L’ho trovato più malinconico del solito. Non so se fosse perché pensava che stesse per andarsene, forse sì.
Ma ciò che ha colpito molto Feige è stata una sorta di desiderio espresso da Stan Lee. Si tratta in realtà di una battuta, ma che dietro nascondeva qualcosa di molto più concreto.
So che vorresti vedermi come protagonista in un prossimo film, ma devo rimanere relegato a fare cameo. Sarà meglio che trovi qualche altro attore.
Questa battuta in realtà nasconde qualcosa di più concreto, ed una sorta di desiderio inespresso da Stan Lee. Secondo Feige, infatti, Lee tendeva sempre ad aumentare il numero di battute per le sue brevi apparizioni. Probabilmente il “Sorridente” avrebbe voluto ritagliarsi una parte più ampia, anche se Feige ha sempre desistito perché altrimenti “avrebbe messo in ombra il supereroe di turno”.
Insomma, Stan Lee non ha mai potuto ritagliarsi ruoli più ampi nei film perché probabilmente avrebbe offuscato gli stessi supereroi da lui inventanti. Verrebbe da dire: un uomo più grande delle stesse grandiosità da lui create.