Stanlio e Ollio: la storia vera del celebre duo comico che rimase unito fino alla morte, tra successi e tragici eventi
Due leggende della comicità impossibili da dimenticare: ecco la vera storia di Stan Laurel e Oliver Hardy, in arte Stanlio e Ollio!
Corpulento, saccente e gentiluomo maldestro uno; lagnoso, longilineo sciocco e con un fisico minuto l’altro. Potremmo descrivere così una delle coppie più leggendarie nella storia del cinema e della comicità, ovvero quella formata da Stan Laurel e Olivery Hardy, in arte Stanlio e Ollio.
La storia vera di Stanlio e Ollio
Stanlio e Ollio si incontrarono per la prima volta nel novembre 1919, quando il produttore Gilbert Anderson decise di scritturarli nella comica Cane fortunato. Sebbene i personaggi interpretati (Laurel un giramondo pasticcione, Hardy un bandito) non presentassero nemmeno una delle loro caratterizzazioni future, il corto viene tuttora considerato come una sorta di proto-invenzione del duo, soprattutto per via del loro incredibile affiatamento. I due si incrociarono nuovamente diversi anni dopo, ossia nel 1926 sul set del film Get ‘Em young.
Il duo Stanlio e Ollio nacque ufficialmente nel 1927. Nei loro primi lavori i personaggi avevano nomi e connotati diversi da quelli con cui diventarono noti in seguito. Nel corto Zuppa d’anatra, ad esempio, utilizzarono i nomi Hives e Maltravers. Il primo vero corto della coppia fu Metti i pantaloni a Philip, in cui interpretarono nuovamente ruoli non legati alla futura caratterizzazione della celebre coppia. Nel 1928 i loro personaggi, in alcune comiche, iniziarono a possedere il nome di Laurel e Hardy e solo nel 1929 raggiunsero e agglomerarono tutte le caratteristiche per essere finalmente chiamati “Stanlio e Ollio”.
Stan Laurel e Oliver Hardy, nel corso della loro carriera, hanno girato ben 106 film (una media di 7-8 all’anno) tra corti e lungometraggi, accompagnati da cast di attori non protagonisti spesso ricorrenti. Gli interpreti che più spesso lavorarono con loro furono, tra il 1927 e il 1929, James Finlayson, Edgar Kennedy e Tiny Sandford in ruoli da antagonisti; Dorothy Coburn, Anita Garvin, Viola Richard e Dorothy Christy nei ruoli femminili (spesso mogli tiranniche o donne con cui Stanlio e Ollio si trovano in conflitto). La loro ultima opera cinematografica fu Atollo K nel 1951, dopo ben quattro anni di assenza dal grande schermo. L’insuccesso del film, portò Stanlio e Ollio a trascorrere il resto del 1951 e parte del 1952 a riposo per rimettersi in sesto. La coppia, fino al 1954, si dedicò a diversi tour in giro per l’Europa e a diverse apparizioni televisive.
Nel settembre 1955, Oliver Hardy venne colpito da un infarto e successivamente da un ictus. Soffriva anche di calcolosi biliare, che tuttavia non poté essere trattata chirurgicamente a causa delle condizioni cardiache compromesse. Per questo, durante il 1956, si sottopose, su consiglio dei medici, a una dieta rigidissima che lo fece dimagrire di circa settanta chili. Il 14 settembre 1956 Hardy venne colpito da un secondo grave ictus che lo lasciò quasi del tutto paralizzato e incapace di parlare. Ne subì altri due agli inizi di agosto 1957, entrando in un coma dal quale non si riprese più. Morì il 7 agosto 1957 all’età di 65 anni. Laurel, che negli ultimi mesi lo aveva assistito, non presenziò al suo funerale a causa del divieto di uscire impostogli dal medico curante per via delle sue precarie condizioni di salute (il 10 aprile 1955 fu colpito anche lui da un ictus).
Dopo la scomparsa del suo amico e collega, Stan Laurel decise di non partecipare più a nessun film e di ritirarsi completamente dalla vita pubblica. Nell’estate del 1957 si trasferì con la moglie in un appartamento a Malibu e da lì, nel 1958, a Santa Monica, in un appartamento dell’hotel Oceana, dove continuò a scrivere materiale per film e spettacoli, a rispondere alle lettere e alle telefonate degli ammiratori. Nel 1961 gli venne assegnato il premio Oscar alla carriera. Laurel morì di infarto il 23 febbraio 1965, all’età di 74 anni.