Star Wars, basta recasting dei personaggi iconici: “Non possiamo più farlo”
Lucasfilm promette di non effettuare nessun recasting dei personaggi più celebri della saga di Star Wars, come avvenuto con Han Solo
La presidente della Lucasfilm Kathleen Kennedy ha rivelato che la società dietro a Guerre Stellari non ha intenzione di fare recasting (cioè quando, per un personaggio già esistente, si cambia interprete) per i ruoli più iconici della saga e questo è dovuto principalmente al flop di Solo: A Star Wars Story. Il film, diretto da Ron Howard nel 2018, ha visto Alden Ehrenreich “ereditare” l’iconico ruolo di Han Solo di Harrison Ford, per una puntata sulle origini del mitico pilota e ribelle. Molti critici e fan hanno ritenuto che Ehrenreich non riuscisse a catturare la magia di Ford. “Abbiamo imparato dai nostri errori. Ora non possiamo più farlo”, dice Kennedy a Vanity Fair.
A proposito dell’interpretazione di Ehrenreich, Kathleen Kennedy ha detto: “È magnetico, ha perfettamente replicato l’andatura arrogante di Ford, il suo scintillio malizioso e, sebbene la performance possa inizialmente sembrare un mimetismo molto qualificato, alla fine del film è riuscito a dare al ruolo una nuova svolta soddisfacente. Pochi obietterebbero se Ehrenreich riprendesse il personaggio in puntate future, ma un trasandato contrabbandiere come Han ha bisogno di spazio per allungarsi e creare problemi”.
Solo: A Star Wars Story non è riuscito a raggiungere un risultato soddisfacente al box office, incassando solamente 392 milioni di dollari in tutto il mondo. Il film ha avuto un budget di produzione di quasi 300 milioni di dollari. Il regista Ron Howard una volta ha detto che la risposta al film è stata “molto deludente”. “Ha fatto un sacco di soldi, semplicemente non è stato all’altezza delle aspettative. Mi sono divertito molto. Normalmente ci vogliono tre anni, ho lavorato otto mesi e ho avuto un’esperienza ottima. Sono felice per come è andata a finire. Ho adorato il modo in cui è stato accolto dal pubblico, per quello che ho potuto assistere”. Ron Howard ha però ammesso che il film era forse “troppo nostalgico”, aggiungendo: “Forse tornare indietro e rivisitare la storia delle origini di un personaggio così tanto amato potrebbe non essere stato ciò che i fan stavano cercando”.