Star Wars: Gli ultimi Jedi, Rian Johnson torna a parlare delle critiche al film
Uscito ormai cinque anni fa nelle sale.
Se cercate divisivo sul dizionario, probabilmente vi verrà fuori un rimando a Star Wars: Gli ultimi Jedi, l’ultimo capitolo della nuovissima trilogia starwarsiana rilanciata da J. J. Abrams e culminata proprio nel film diretto da Rian Johnson. Non ci sono state vie di mezzo o approcci moderati nella valutazione del film: lo si è adorato alla follia ineggiando al capolavoro o lo si è spedito negli infimi fondali dei peggiori film mai realizzati nella storia del cinema. Sta di fatto che il tonfo – perché poi fanno più rumore le critiche degli elogi – ha sostanzialmente messo in pausa l’universo cinematografico starwarsiano: i migliaia di film in programma sono stati rivisti, quasi completamente cancellati o messi per il momento in soffitta. Alcune delle critiche che sono state mosse al film riguardano il casting e in particolare la scelta di Kelly Marie Tran nel ruolo di Rose Tico. Chiariamoci: non sono critiche dovute alle scarse capacità dell’attrice, ma a una bieca ignoranza razzista. Di recente, Rian Johnson è tornato a parlare proprio di questo, in relazione a critiche sempre di stampo razzista che sono arrivate quest’anno contro Moses Ingram protagonista di Obi-Wan Kenobi.
Rian Johnson contro le critiche razziste
Le parole di Rian Johnson, molto nette, sono arrivate durante un’intervista per Wired. Ecco che cosa ha detto il regista statunitense.
È sempre la stessa storia. C’è stato un periodo in cui la saggezza popolare era: ‘Non alimentare i troll. Ignorali’. Non è vero. Devi farli tacere. Mi ha scaldato il cuore vedere l’enorme e chiara presa di posizione dei fan: ‘Questi non sono veri fan’ e li hanno cacciati via. È così deprimente. Ma se c’è un qualche barlume di speranza, è la consapevolezza che ci siano questi gruppi di fan che stanno diventando più saggi e dicano: ‘No, dobbiamo cacciare queste persone’.