Star Wars, Natalie Portman rivela: “George Lucas era scontento della mia Padmé Amidala”
In occasione del 25° anniversario di Star Wars: La minaccia fantasma, Natalie Portman ha rivelato un retroscena davvero sorprendente.
Nonostante abbia debuttato sul grande schermo con l’iconico ruolo di Mathilda in Léon di Luc Besson, Natalie Portman ha raggiunto il successo e la fama internazionale “solo” con il ruolo della regina Padmé Amidala nella trilogia prequel della saga di Star Wars. In una recente intervista rilasciata ad Empire Magazine per il 25° anniversario di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, l’attrice Premio Oscar per Il cigno nero ha rivelato per la prima volta dopo oltre vent’anni di aver avuto dei lievi conflitti con il regista George Lucas su come interpretare il personaggio.
Natalie Portman e le critiche da parte di George Lucas sul set di Star Wars: La Minaccia Fantasma
Stando alle parole di Natalie Portman, George Lucas inizialmente non era per niente soddisfatto sulla preparazione al ruolo fatta dall’attrice. “Quando ero in Giappone per la promozione stampa di Léon, a 13 anni, ho avuto l’opportunità di vedere il teatro Kabuki“, ha esordito la Portman parlando della sua preparazione per La Minaccia Fantasma. “Quando ho visto i disegni dei costumi, delle acconciature e del trucco della Regina Amidala, ho pensato subito a questo. Ho cercato di utilizzare alcuni dei modi in cui osservavo i personaggi muovere gli occhi, il modo lento e regale in cui muovevano il corpo, come ispirazione per il ruolo“, ha aggiunto. In seguito, durante l’intervista, Natalie Portman ha spiegato che, nonostante abbia apportato alcune modifiche alla sua voce per renderla più profonda come voleva George Lucas, la sua voce è stata alterata digitalmente per renderla ancora più profonda.