Star Wars: GLAAD afferma che i sequel dovrebbero avere personaggi gay
La GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) afferma che i sequel di Star Wars dovrebbero introdurre all’interno del franchise dei personaggi gay o lesbiche. La spinta a questa scelta farebbe parte dello studio dell’indice di responsabilità del gruppo anti-diffamazione, un sondaggio annuale riguardante la quantità di soggetti LGBT presenti nelle versioni cinematografiche rilasciate dalla major. La Disney, che possiede la LucasFilm, creatrice di Star Wars, è stata una delle major (l’altra è la Paramount) che ha deciso di non presentare alcun personaggio gay/lesbica in nessun film uscito nell’ultimo anno. Star Wars: Il Risveglio della Forza è stato elogiato per aver introdotto una donna e un afro-americano, ma la GLAAD replica che la spinta nei confronti delle diversità e minoranze deve essere maggiore. Vuole che Star Wars: Episodio VIII, le cui riprese sono attualmente a Londra, sventoli finalmente, una volta per tutte, la bandiera arcobaleno. Il rapporto dice testualmente: “Dato che i progetti fantascientifici hanno la speciale opportunità di creare mondi unici, le cui società avanzate possono commentarsi da sole, il luogo più adatto in cui la Disney potrebbe includere personaggi LGBT è senza dubbio l’episodio VIII di Star Wars. Il Risveglio della Forza del 2015 ha introdotto un nuovo e diverso trio centrale, che permette ai creatori di raccontare qualcosa di nuovo, mentre continuano a sviluppare la storia di base e passata. Gay e lesbiche potrebbero essere facilmente introdotti nel franchise“. In poche parole, però, la GLAAD non si accontenta di vedere questi tipi di personaggi nella saga, ma vuole inoltre che essi siano caratterizzati da un particolare spessore emotivo e caratteriale, che rispecchiano pienamente la comunità LGBT. Lasciare comunque queste persone fuori dal progetto, indica che ancora intorno alla questione ruotano vecchi pregiudizi, che ormai dovrebbero essere sorpassati.