L’avete riconosciuto? È stato ripetutamente ucciso, è spesso in preda alla paranoia e da poco ha perso l’amata moglie
Il ruolo del boss è quello che gli si addice meglio!
A gennaio 2019 ha perso l’adorata moglie, sposata nel 1987, da cui ha avuto un figlio, Lucian, classe 1990. Tra gli interessi e le passioni che li legavano quello per il cinema: lei, Jo Andreas, era una regista, lui – il ragazzino della foto – è un attore, regista, sceneggiatore e produttore: scopriamo la storia di Steve Buscemi.
Steve Buscemi: le tappe più importanti della carriera
Steve Buscemi è nato il 13 dicembre 1957 a Brooklyn, New York, figlio di una cameriera e un operatore sanitario, avente origini italiane. Ottiene la prima parte da protagonista in Parting Glances (1986), dove è opposto a Richard Ganoug.
Conquista la fama da caratterista, mediante ruoli di secondo piano, ma comunque rilevanti. I personaggi portati in scena sono generalmente paranoici, nevrotici ed eccentrici. Spesso Steve Buscemi è stato scritturato nelle pellicole dei fratelli Coen: solitamente chi impersona viene ucciso in modo inaspettato o violento.
Tra le performance di maggior significato, lo ricordiamo nei panni di Mr. Pink ne Le Iene di Quentin Tarantino, Carl Showalter in Fargo, Garland Greene, serial killer pluriomicida, in Con Air, Rockhound in Armageddon – Giudizio finale e Donny ne Il grande Lebowski, senza scordare il doppiaggio di Randall nell’opera d’animazione Monsters & Co.
Nel 2001 ha prestato il volto a Seymour in Ghost World, titolo tratto da un fumetto di Daniel Clowes, per la regia di Terry Zwigoff. La brillante prova è insignita di vari riconoscimenti.
Durante il 2010 Steve Buscemi è stato nominato volto principale della serie tv Boardwalk Empire – L’impero del crimine, prodotta da Mark Wahlberg e Martin Scorsese. Il lavoro è valso il Golden Globe per il miglior attore in una serie drammatica, consegnatogli, il 26 gennaio 2011, da Milla Jovovich e Kevin Bacon. Qui ha indossato le vesti di Enock Thompson, detto Nucky: ufficialmente tesoriere di Atlantic City, ne è in realtà il boss.