Steven Soderbergh si scaglia contro i cinecomic: “Non c’è sesso!”
Il regista Steven Soderbergh si è dichiarato disinteressato a dirigere un cinecomic, criticandone la mancanza di scene di sesso.
Il regista Steven Soderbergh si è dichiarato disinteressato a dirigere un cinecomic, criticandone la mancanza di scene di sesso
Da un regista versatile quale è Steven Soderbergh, regista capace negli anni di navigare saldamente in un mare di generi, dai drammi (Traffic, Erin Brockovich, pellicole per le quali venne candidato, nello stesso anno, all’Oscar come Miglior Regista, vincendolo per il primo, mentre il secondo fruttò a Julia Roberts la sua prima e unica, al momento, statuetta) alla fantascienza (Solaris, remake di una pietra miliare della storia del cinema, ovvero Solaris di Andrei Tarkovskij, del quale consigliamo caldamente la visione nella sua versione originale), dal biopic (Behind the Candelabra, incentrato sul pianista Liberace, interpretato da un sontuoso Michael Douglas) alle ricostruzioni storiche (il dittico Che, in cui Benicio Del Toro presta il volto al celebre rivoluzionario Ernesto “Che” Guevara), ci si potrebbe benissimo aspettare, un giorno, un cinecomic.
Parlandone con The Daily Beast, in occasione dell’uscita in streaming del suo ultimo thriller, Kimi, nei prossimi giorni disponibile su HBO Max, Soderbergh si è dichiarato disinteressato a tutto ciò che ruota intorno al mondo dei supereroi, criticando i franchise, che da anni imperversano nelle sale suscitando opinioni e critiche da più parti – come non dimenticare la presa di posizione di Martin Scorsese, di cui tuttora si discute -, per l’irrealistico comportamento adottato dai protagonisti e per la mancanza di scene di sesso.
Così, Soderbergh chiarisce il suo interessante punto di vista: “Non sono uno snob. Non sono di quelli che credono che siano film di serie B. Solo, sono troppo terra terra per interessarmi a un universo nel quale la fisica di Newton non esiste. Immagino di avere poca immaginazione, sotto questo aspetto. Non per nulla, l’unica esperienza avuta con la fantascienza, essenzialmente, risultò essere un film drammatico ambientato su un’astronave. Oltretutto, anche se risulta possibile piegare il tempo a proprio piacimento ed eludere la gravità, [in quei film] non c’è sesso. Nessuno s***a! Non saprei come comportarmi in un mondo senza sesso, figuriamoci raccontarlo al pubblico. E poi, in questo universo fantastico, come si guadagnano da vivere i supereroi? Il loro è un vero lavoro?”
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A discolpa della Marvel, possiamo ricordare il caso di Eternals, diretto dalla regista Premio Oscar Chloé Zhao (Nomadland), che presenta – forse il segno del cambiamento – la prima, seppur breve, scena di sesso nel Marvel Cinematic Universe. In un’intervista a Variety, Zhao si era espressa così sull’argomento: “Sarebbe impossibile raccontare una storia d’amore tra due adulti, se non ci fosse un po’ di sano erotismo. È bello vedere dell’attrazione fisica tra due persone che si amano, vederli baciarsi e fare l’amore.”