Strage di Bologna: tutti i film che hanno raccontato la tragica esplosione alla stazione centrale

Romanzo Criminale è il film più noto tra quelli che hanno avuto il coraggio di raccontare la strage di Bologna, ma non l'unico.

Doveva essere un sabato mattina qualunque e, invece, il 2 agosto 1980 passò alla storia per una delle più grandi tragedie della recente storia d’Italia, quella che tutti conosciamo come la strage di Bologna. Il terribile evento è stato rappresentato al cinema con due film, dai titoli eloquenti: Da Zero a Dieci di Luciano Ligabue e Romanzo Criminale di Michele Placido, a cui sommare il docu-film Niente Paura.

Strage di Bologna: cosa è successo il 2 agosto 1980?

Ricordato come uno degli attentati terroristici più gravi del secondo dopoguerra, quello avvenuto alle 10.25 di sabato 2 agosto 1980 presso la stazione ferroviaria di Bologna Centrale portò alla morte ottantacinque persone, ferendone (alcune gravemente) oltre duecento. Fu architettato negli anni di piombo da alcuni membri dell’estrema destra, mentre a lungo e ancora si discute sui mandanti, alcuni dei quali già deceduti.
A causare l’esplosione dell’ala ovest della stazione un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata.

Da Zero a Dieci di Luciano Ligabue è uno dei film che racconta la Strage di Bologna

Un'immagine di Da Zero a Dieci

La prima vera menzione alla strage di Bologna la abbiamo nel 2002, con il lungometraggio Da Zero a Dieci di Luciano Ligabue. Al centro delle vicende alcuni amici che dopo parecchi anni tornano a Rimini, sperando di poter ritrovare e riprovare le stesse emozioni di una vacanza vissuta da ragazzini.
All’appuntamento uno di loro non arrivò mai, trovandosi al centro della potente esplosione che travolse la città felsinea. Ma della strage in sé si parla davvero poco, semmai l’attenzione verte sullo strascico emotivo provocato da un simile avvenimento.

Romanzo Criminale di Michele Placido

Una scena d Romanzo Criminale

Diretto da Michele Placido nel 2005, Romanzo Criminale è uno dei titoli di maggiore spicco della filmografia italiana. Trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Giancarlo De Cataldo, ha il coraggio si soffermarsi su un fatto di cronaca che può costituire tuttora una ferita aperta. Il personaggio del Freddo, affidato a Kim Rossi Stuart e ispirato alla figura di Maurizio Abbatino, componente della banda della Magliana, è presente in stazione nel momento in cui accade l’esplosione.
Le sequenze appartenenti alla finzione si mischiano con quelle dei materiali di repertorio. Le immagini toccano fortemente la sensibilità: si intravedono i corpi dilaniati e coperti dalle macerie, si percepiscono la paura e lo sgomento.

Nell’opera ci sono degli accenni alle responsabilità della strage, narrando che la banda fu incaricata di prelevare l’uomo che lasciò la valigia in cui l’esplosivo era contenuto, per poi ucciderlo immediatamente dopo, in una località appena fuori Bologna, come si vede nitidamente nel lungometraggio.

Niente Paura di Piergiorgio Gay

Infine, è sempre legato in qualche maniera a Ligabue il docu-film Niente Paura del 2010. Girato dal regista Piergiorgio Gay, racconta i fatti della recente storia italiana ripescando gli articoli della Costituzione italiana, toccando pure la strage di Bologna. Pensieri e musica sono anche qui del cantautore emiliano.

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