Suleman Dawood e quella (tragica) impresa accanto al Titanic per entrare nei Guinness World Records
Il 19enne era salito sul sommergibile con l'obiettivo di compiere un primato.
Con i resti ritrovati poco lontano (500 m) dal Titanic, i dubbi sono svaniti: le cinque persone che erano a bordo del Titan hanno perso la vita. Non potrà mai dimenticare quanto è successo Christine, madre di Suleman Dawood, il 19enne scomparso col padre, Shahzada, mentre tentava di battere un record. Lo ha raccontato la donna stessa in un’intervista alla BBC. Studente dell’Università di Stratchlyde, a Glasgow (Scozia), il giovane adorava il Cubo di Rubik e pensò di scendere nelle profondità dell’oceano per stabilire un primato, risolvendolo a una profondità di quasi 4 km.
Suleman Dawood: la caccia al record sul Titan
Per l’occasione si era portato appresso una telecamera, così da testimoniare l’impresa e finire tra i Guinness World Records. Ma la semplice esplorazione si è trasformata in tragedia, quando il sommergibile non è più tornato in superficie. Oltre ai Dawood vi si trovavano Stockton Rush, 61enne amministratore delegato di OceanGate, la società proprietaria del Titan, Hamish Harding, 58enne uomo d’affari, e Paul-Henry Nargeolet, 77enne con un passato da sommozzatore tra le fila della marina francese. Nessuno ha avuto scampo al tragico accaduto.
Christine era poco lontana dal luogo dell’incidente. Si trovava, infatti, sul Polar Prince, la nave di supporto del sottomarino, in compagnia della figlia 17enne Alina. Tutto filava liscio, finché le comunicazioni non si sono interrotte. Da quel momento in poi hanno smesso di avere notizie. Trascorse le prime 96 ore con il fiato sospeso, alla fine ha accettato l’idea della dolorosa perdita.
Stando ai piani iniziali, ci sarebbe dovuta essere lei a bordo del Titan, anziché Suleman. Avevano prenotato ancor prima che scoppiasse l’emergenza sanitaria e, nel frattempo, il ragazzo aveva maturato un forte interesse nei confronti dell’esplorazione, da qui la sostituzione. Per fare pace col passato Chrstine desidera oggi imparare, con la figlia, a risolvere il cubo di Rubik, un modo per voltare pagina, in memoria del suo ragazzo.