Suspiria: Amazon accusata di aver usato il lavoro di una defunta artista
Continua la lotta tra Amazon e The Estate of Ana Mendieta. Lo studio è accusato di aver usato in Suspiria delle immagini tratte dal lavoro dell'artista.
The Estate of Ana Mendieta ha citato in giudizio gli Amazon Studios, dichiarando che il film Suspiria ha usato il lavoro della compianta artista
Secondo quanto affermato nell’accusa, Suspiria e il rispettivo trailer avrebbero usato delle immagini da due delle opere degli anni ’70 di Ana Mendieta, Rape Scene e Untitled (Silueta Series, Mexico). Il regista Luca Guadagnino ha rilasciato alcune interviste in cui ha rivelato di essersi ispirato al lavoro della Mendieta. In un’intervista, disse addirittura che voleva fare un remake del film originale di Dario Argento perché era “intriso di idee appartenenti all’arte femminista“.
Mendieta era un’artista Cubana-Americana, che s’indirizzava a tematiche di violenza contro le donne e usava immagini della natura per creare delle silhouette del suo corpo. È morta a 36 anni per una caduta dalla torre di un appartamento di New York nel 1985. Suo marito, lo scultore Carl Andre, fu processato e prosciolto per omicidio.
L’eredità della Mendieta è detenuta dalla sorella Raquelin Mendieta e dalla nipote Raquel Cecilia Mendieta. The Estate of Ana Mendieta ha permesso che il lavoro dell’artista venisse riprodotto per scopi scolastici, ma non per uso commerciale. La causa si basa proprio su questo.
Venezia 75 – Suspiria: recensione del film di Luca Guadagnino
Il trailer di Suspiria – uscito nel mese di giugno – viene accusato, dunque, di contenere due immagini che sono frutto della creatività della Mendieta. Un’immagine mostrava le mani di una donna legate con delle corde a un tavolo bianco – accusata di derivare dall’opera Rape Scene. Mentre la seconda mostrava la silhouette di un corpo su un lenzuolo, accusata di provenire da Silueta Series.
The Estate inviò ad Amazon, nel mese di luglio, una lettera in cui chiedeva la cessazione dell’uso di queste immagini ispirate al lavoro dell’artista per uso commerciale. Nel tardo agosto, Amazon ha rilasciato un secondo trailer che non conteneva alcune delle suddette immagini. Lo studio ha proiettato il film per il manager dell’estate all’inizio di settembre, dopo che il remake è stato presentato a Venezia 75.
Secondo quanto riportato nella causa, le due immagini sono state rimosse dal film, ma l’agente ne ha notate altre otto che presentano delle somiglianze col lavoro dell’artista. L’estate chiede i danni per l’uso improprio di tali immagini e un ordine restrittivo per impedire ad Amazon di utilizzarle.
Amazon non ha ancora risposto alla richiesta di commentare l’accaduto.