Swamp Thing: James Mangold descrive la sua principale ispirazione
Il regista di Indiana Jones e il Quadrante del Destino, che si occuperà della sceneggiatura del film DC, ha svelato un dettaglio importante su quello che andremo a vedere.
Swamp Thing è un personaggio decisamente peculiare e oscuro del mondo Detective Comics, non a caso fa parte della divisione Vertigo che racchiude storie molto adult come Sandman, ad esempio. Ebbene, tale figura ha debuttato nel 1971 con i testi di Len Wein e i disegni di Berni Wrightson, anche, nel corso del tempo, questa figura ha subito diverse trasformazioni, attuate anche in particolare dal leggendario Alan Moore. Di base abbiamo un uomo assassinato che risorge, grazie a delle acque paludose, per vendicare chi lo ha assassinato. Una storia molto macabra che tra l’altro è stata portata avanti anche nel mondo cinematografico e seriale, dapprima con due film, Il mostro della palude (1982) e Il ritorno del mostro della palude (1989).
Swamp Thing sarà parte del nuovo DC Universe di Gunn e Safran
Molti anni dopo c’è stato il tentativo di trasformare Swamp Thing in una serie tv live-action nel 2019 che è stato un flop totale e che per l’appunto si è conclusa dopo solo una stagione. Ad ora, con James Gunn e Peter Safran che stanno mettendo mano direttamente al nuovo universo DC, sappiamo per certo che questo personaggio avrà lo spazio necessario, diventando per l’appunto il protagonista di un film. Tra l’altro, è stato già annunciato che James Mangold (Logan – The Wolverine, Ford vs. Ferrari) è stato scelto per curare la sceneggiatura della pellicola. In una recente chiacchierata durante il podcast Happy Sad Confused (via Heroic Hollywood) per promuovere Indiana Jones e il Quadrante del Destino, il film-maker ha parlato del suo approccio al progetto, rivelando la sua ispirazione principale.
“A me è venuta l’idea di fare quasi un film noir, misterioso, horror su un ragazzo che si sveglia ed è questa cosa. C’è una qualità amnesica di ‘Come sono arrivato qui e chi mi ha fatto questo?’ Quindi sto immaginando un film horror-noir che segue una creatura che non può essere vista, cercando di mettere insieme frammenti di ricordi, cosa successo e chi l’ha fatto. E niente di tutto questo è in contrasto con Len Wein e Bernie Wrightson e tutto il grande lavoro che è andato avanti. Lo sto solo inquadrando in un nuovo contesto cinematografico, ma è tutto ciò che stavano esplorando in questi fumetti e così magnificamente.”
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