Sylvester Stallone rivela di essere quasi morto sul set di Rocky 4
In un documentario dedicato alla realizzazione di Rocky 4, di cui è in uscita la director’s cut, Sylvester Stallone ha rivelato di avere subito un grave infortunio sul set
In occasione dell’uscita della director’s cut di Rocky 4, Sylvester Stallone ha pubblicato tramite il suo canale YouTube The Making of ROCKY VS. DRAGO, un documentario in cui racconta alcuni dettagli della realizzazione del quarto capitolo della saga cinematografica di Rocky. Il momento del filmato che sta facendo maggiormente parlare di sé è quello in cui l’attore rivela di essere quasi morto durante le riprese del match tra lo stallone italiano e Ivan Drago, interpretato da Dolph Lundgren. Un pugno sferrato dall’attore danese ha infatti costretto Stallone a essere ricoverato con urgenza e lo ha tenuto lontano dal set per quattro giorni. Secondo quanto dichiarato sempre da Stallone, il colpo non è stato escluso dal montaggio finale.
“La prima cosa che abbiamo girato è stata la mia entrata, poi l’entrata di Lundgren e l’introduzione, poi mi sono infortunato durante lo scontro,” raccolta Sylvester Stallone. “Sono stato trasportato urgentemente dal Canada in California, dove mi hanno ricoverato in terapia intensiva. Lundgren mi ha polverizzato. Non me ne sono accorto subito, ma durante la notte il mio cuore ha iniziato a gonfiarsi. La mia pressione è salita 260 e ho creduto di essere sul punto di andare a parlare con gli angeli.” Alla domanda sul perché abbia deciso di lasciare nel film il pugno che lo ha portato in punto di morte, Stallone ha risposto: “Come avrei potuto escluderlo?”
Rocky 4, che èarrivato al cinema per la prima volta nel 1985, è stato scritto e diretto da Sylvester Stallone. Oltre che dai nomi già citati, il suo cast era composta da Burt Young (Chinatown), Talia Shire (Il padrino), Carl Weathers (Predator), Tony Burton (Distretto 13: le brigate della morte), Brigitte Nielsen (Beverly Hills Cop II), e Michael Pataki (Easy Rider). Nonostante non sia stato particolarmente apprezzato dalla critica, il film è stato un successo di pubblico e, negli anni, ha raggiunto lo stato di cult.