Taxi Driver: la famosa scena dello specchio è stata quasi rovinata per colpa dei prduttori
Tale sequenza, tra le più famose del mondo del cinema, ha preso vita per caso con Robert De Niro che ha dato libero sfogo all'improvvisazione.
Taxi Driver è uno dei lungometraggi cult della New Hollywood, un vero e proprio gioiello firmato da uno dei più grandi cineasti della storia del cinema ovvero Martin Scorsese (The Irishman, Toro scatenato). L’autore, recentemente tornato alla ribalta con Killers of the Flower Moon (che ha ottenuto ben 10 nomination agli Oscar 2024), proprio con il titolo sopracitato ha probabilmente segnato il suo ingresso trionfale nell’universo della Settima arte, stiamo quindi parlando della pellicola che ha permesso all’artista di incontrare un’incredibile fama. Parliamo comunque di un lungometraggio che racconta una storia molto intensa: al centro della trama c’è Travis Bickle (incarnato da Robert De Niro), un tassista, reduce della Guerra in Vietnam, che soffre di insonnia cronica e che decide di diventare un vigilante, a modo suo.
Taxi Driver è uno dei film più incredibili della storia del cinema
Tra le scene più iconiche proprio di Taxi Driver c’è una in particolare, che entra di diritto tra le sequenze migliori della storia del cinema, che vede il protagonista prepararsi una pistola sotto la giacca e, immaginando un nemico invisibile, si guarda allo specchio dicendo ‘Dici a me?’ (in lingua originale, ‘You talkin’ to me?’). Ebbene, da quanto ha raccontato lo stesso Scorsese in una recente apparizione al The Late Show With Stephen Colbert, in realtà tale scena stava per saltare per colpa dei produttori, ma per fortuna c’è stato un miracolo:
“Eravamo in ritardo sulla tabella di marcia. Eravamo nei guai. Stavano bussando alla porta e ho dovuto aprire la porta e dire: ‘Va bene. Questo è buono.’ Altri due minuti. Ancora una volta. Stava improvvisando. Ero ai suoi piedi. Non c’erano assist video. Stavo dicendo: ‘Fallo di nuovo, fallo di nuovo’. Sta facendo la cosa con le mosse, la pistola e tutto il resto. L’abbiamo girato in Columbus Avenue. Alcuni degli edifici ora non ci sono più. Edifici condannati.”
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