Terminator, la produttrice: “James Cameron tagliò una scena chiave perché gli attori non erano bravi”
James Cameron è stato costretto ad eliminare nel primo capitolo di Terminator una scena a dir poco chiave. Il motivo è paradossale!
A distanza di quarant’anni dall’uscita nelle sale di tutto il mondo, la produttrice e co-sceneggiatrice Gale Anne Hurd ha svelato un incredibile retroscena di Terminator, il primo capitolo della fortunata e celeberrima saga di fantascienza con protagonista Arnold Schwarzenegger. Attraverso i social, la donna ha confessato che una scena chiave è stata tagliata perché i finanziatori del film hanno “insistito” affinché venissero scritturati dei loro amici (per niente bravi a recitare), anziché degli attori professionisti scelti dal regista del film, vale a dire James Cameron.
Terminator e quella scena chiave tagliata da James Cameron perché gli attori non erano bravi a recitare
La scena di Terminator che è stata tagliata riguardava la Cyberdyne Systems e il modo in cui la società tecnologica che ha creato Skynet è entrata in possesso del chip di Terminator. Una scena piuttosto importante, che però James Cameron ha deciso di tagliare dal montaggio finale perché perché le persone che gli erano state proposte dai finanziatori non erano abbastanza brave a recitare. Il finanziatore di Terminator, la Hemdale Films di John Daly, aveva un accordo di produzione con la Orion Pictures, ma non aveva ancora avuto un successo (cosa che è cambiata con il nostro film e Platoon). Hanno insistito perché usassimo amici finanziatori e non attori in questa scena, per questo era venuta male“, ha raccontato Gale Anne Hurd. Sono stati pagati come attori, tramite la legge Taft Hartley. Credo che avessero insistito perché ai finanziatori era stato promesso un ritorno sull’investimento e non l’avevano ancora ricevuto. Daly non ha mai creduto che il film sarebbe stato un successo“, ha aggiunto la produttrice.
Distribuito negli Stati Uniti dalla Orion Pictures il 26 ottobre 1984, il primo capitolo della saga dominò il botteghino per ben due settimane, incassando in tutto il mondo oltre 78 milioni di dollari. Il suo successo del film ha dato origine a un franchise composto finora da quattro sequel (Terminator 2 – Il giorno del giudizio, Terminator 3 – Le macchine ribelli, Terminator Salvation e Terminator – Destino oscuro, il sequel diretto di Terminator 2), dal reboot Terminator Genisys e dalla serie televisiva Terminator: The Sarah Connor Chronicles.