The Apprentice – Alle origini di Trump: Sebastian Stan parla delle sfide nell’interpretare il noto magnate americano

Il celebre attore parla della sfida nel portare sul grande schermo un personaggio noto come Donal Trump nel nuovo film di Ali Abbasi.

Sebastian Stan svela i retroscena dell’interpretare un ruolo come quello di Donald Trump in The Apprentice – Alle origini di Trump, l’atteso e discusso nuovo film di Ali Abbasi. Scritto da Gabriel Sherman e presentato in anteprima mondiale lo scorso maggio al Festival di Cannes 2024, il film uscirà nelle sale italiane il prossimo 17 ottobre.

Sebastian Stan parla del suo Trump: “sembrava avesse sempre bisogno di dover di dimostrare qualcosa”

The Apprentice – Alle origini di Trump; cinematographe.it

Sebastian Stan, che abbiamo conosciuto per il suo ruolo di Bucky Barnes nell’Universo Marvel, si è cimentato in una delle sfide più grandi della sua carriera: interpretare il noto magnate ed ex-presidente americano Donald Trump negli anni della sua gioventù.

In una recente intervista, il celebre attore ha svelato la sfida, le difficoltà e l’ambizione di interpretare un personaggio così noto. Stan ha detto a riguardo: “è stato veramente snervante. È stato spaventoso. È stato intimorente. Mi sembrava di guardare una grande montagna da scalare. Gran parte della preparazione per me è stata quella di capire cosa fare e cosa non fare. Bisognava comprendere che la maggior parte delle persone guarderà il film con sentimenti forti, con una propria idea su chi sia questa persona, con le proprie opinioni e con i propri preconcetti. Sentivo di dover introdurlo in un modo che non fosse già conosciuto e cercare di trovare l’essere umano. Cercare di renderlo il più realistico possibile“.

L’attore ha poi aggiunto: “ovviamente, quando si interpreta una persona reale, e specialmente quando interpreti Lui, devi fare delle scelte in relazione al modo in cui lo interpreti in modo organico, in modo che non risulti una caricura ma che allo stesso tempo sia riconoscibile. Lui parla in un certo modo, gesticola, ha un linguaggio del corpo e delle espressioni, ha un determinato modo in cui si comporta quando entra in una stanza. Ho guardato queste cose. Questi aspetti si sono evoluti nel tempo. Se lo guardi com’era ai tempi, non è lo stesso tipo che vediamo tutti i giorni adesso. Quindi sentivo di dover individuare questa evoluzione nel tempo.”

Stan infine ha riflettuto su quali siano gli aspetti che guidano e motivano il suo Donald Trump nel film The Apprentice: “Come attore devi fare delle scelte riguardo alle cose interne che muovono e motivano l’aspetto esterno. Da dove arrivano quelle cose? Sembrava avesse sempre bisogno di dover di dimostrare qualcosa. Mi sembrava che ci fosse [in Trump] un grande bisogno di essere sentito, un grande bisogno di avere successo, un grande bisogno di superare, e magari completare, un’assenza che aveva. Per questo è un film, questo è ciò che è un’interpretazione. Forse qualcun’altro avrebbe portato ad una differente direzione. Volevamo che questo fosse il più realistico possibile.”

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Fonte: Collider