The Apprentice e la reazione esagerata di Paul Schrader: il regista abbandona bruscamente la sala, perché?

The Apprentice scatena odio verso il suo protagonista: persino Paul Schrader ha reagito in modo estremamente eloquente al film!

Il rinomato regista Paul Schrader, ha recentemente sorpreso tutti reagendo in modo decisamente esagerato alla proiezione del film The Apprentice di Ali Abbas. Ma come mai questo gesto radicale? Ecco cosa ha fatto e come ha spiegato la sua reazione “spropositata”.

Paul Schrader abbandona la sala durante la proiezione di The Apprentice: la sua spiegazione è impeccabile!

The Apprentice – Alle origini di Trump; cinematographe.it

la sala durante la proiezione di The Apprentice, il film biografico su Donald Trump diretto da Ali Abbasi. Sebbene abbia elogiato l’opera definendola “ottima”, ha confessato di non aver potuto sopportare la presenza del protagonista, considerato “superficiale e riprovevole”.

In un commento piuttosto incisivo, Schrader ha affermato: “The Apprentice è un film che mi ha messo a disagio. È realizzato con competenza, ma richiede di passare 135 minuti in compagnia di un individuo sgradevole. Non si avvicina nemmeno ai grandi personaggi del cinema. Se Trump bussasse alla vostra porta, probabilmente lo fareste uscire dalla parte posteriore. Dopo un’ora e mezza, ho deciso di andarmene”.

La pellicola, scritta da Gabriel Sherman e ambientata nella New York degli anni ’70, narra la storia dell’ascendente imprenditore Donald J. Trump, guidato dall’influenza di Roy Cohn, un avvocato noto per le sue pratiche poco ortodosse. Nel film, Sebastian Stan interpreta un giovane Trump, mentre Jeremy Strong interpreta il controverso Cohn.

Nonostante il cast talentuoso, The Apprentice sembra avere difficoltà al botteghino, con previsioni di incasso che si aggirano attorno al milione di dollari. Questo esordio deludente è sorprendente, considerando la distribuzione su quasi 2000 schermi. La mancanza di interesse del pubblico potrebbe derivare dalla polarizzazione politica attuale, con le imminenti elezioni presidenziali che rendono il tema delicato.

Tuttavia, il film ha ottenuto recensioni generalmente positive, con un 77% su Rotten Tomatoes e un 64% su Metacritic, grazie a una regia solida e a performance incisive. Ma il ritratto critico di Trump potrebbe aver scoraggiato i potenziali spettatori, rendendo difficile la sua affermazione sul mercato.