The Chosen – L’ultima cena: recensione dei primi episodi

In anteprima al cinema dal 10 al 16 aprile 2025 arrivano i primi episodi dell'attesa quinta stagione di The chosen - l'ultima cena.

La fortunata serie TV The Chosen, che in Italia ha riscosso meno consenso rispetto all’estero, per la première della quinta stagione arriva in sala con i due episodi iniziali, dal 10 al 16 aprile 2025. La serie tv scritta, diretta e prodotta da Dallas Jenkins, basata sulla vita di Gesù e distribuita su TV 2000, vedrà nuovamente nel cast principale del quinto capitolo Jonathan Roumie nel ruolo di Gesù, Elizabeth Tabish nei panni di Maria Maddalena, Shahar Isaac che interpreta Simon (Pietro), Paras Patel nel ruolo di Matteo, Noah James nel ruolo di Andrea, George H. Xanthis nel ruolo di Giovanni e Luke Dimyan nei panni di Giuda. I primi episodi di The Chosen partono da alcuni dei momenti più noti e salienti raccontati nella Bibbia, tra cui quello che verrà definito come l’inizio della fine e gli ultimi giorni di vita di Gesù.

The Chosen – L’ultima cena si prospetta la stagione più drammatica

The Chosen - L'ultima cena - cinematographe.it

La moltiplicazione dei pani e dei pesci, l’arrivo a Gerusalemme dove Gesù viene accolto come un Messia e un Re, la purificazione del tempio nei confronti di coloro che lo usavano come un luogo per il commercio sono solo alcuni degli episodi delle Sacre Scritture che, quasi cronologicamente, si susseguono nei primi due episodi della quinta stagione della serie tv The Chosen. Dal titolo L’ultima cena la première mostra come ci si stia avvicinando alla conclusione di uno show che aveva già previsto sette stagioni. Quando ancora nessuno aveva idea del successo e de riscontro che ne sarebbe conseguito. A distanza di otto anni dal debutto del 2017, più di un elemento è cambiato. Le riprese si fanno più ampie, l’approccio intimista vuole rappresentare la fermezza e la convinzione alla base della fede, chi segue e ama Gesù e chi lo teme e lo odia come colui capace di distruggere la città e l’impero.

Gesù che rovescia tavoli e scaccia i mercanti affermando, apertamente e con forza, come ciò che è appena accaduto sia un suo diritto. Le folle sono in adorazione e lo considerano un eroe, la città ardente è in realtà un covo di leoni; la grandezza e l’estetica dello show si propone appariscente, vistosa, ornamentale e luminosa. Se le prime stagioni erano chiaramente televisive, ora si è a tutti gli effetti di fronte ad una serie ad alto budget. Lo sconvolgimento a seguito di quanto accade al tempio si percepisce e capitalizza, travolgente, nel plot dell’episodio. Lo shock negli occhi di Giuda, la preoccupazione in quelli di Pietro, lo sconcerto nello sguardo dei Farisei e la certezza in quello dei servitori del Re e dei leader religiosi che Gesù sia un pericolo. Ancor di più quando la stessa gente che era lì per vendere e compare lo acclama, in totale accordo con quella parole cariche di rimprovero.

La recitazione è ancora il maggior punto di forza della serie

The Chosen - L'ultima cena

I primi episodi sembrano voler sottolineare quanto l’ultima cena sia cruciale nella storia e nella serie. Le puntate iniziano con degli estratti di quella che sarà la tavola imbandita negli ultimi momenti di vita di Gesù e che rendono intrepida l’attesa del culmine di questa stagione. È come se il popolo e i padroni di Gerusalemme debbano adattarsi a un nuovo ordine morale e spirituale, Gesù è oratore, mandato sulla Terra con una missione ben precisa. Se il Gesù di Jonathan Roumie delle prime stagioni era per le figure principali un’apparizione quasi illusoria, forse mai avvenuta, capace di portare pace e stabilità negli animi più tormentati, ora c’è testimonianza dei suoi miracoli, il suo regno è nei cieli, ma è sulla Terra che il suo scopo deve essere raggiunto. Allo stesso modo la rabbia di Gesù appare ponderata, ma espressiva nella azioni e nel tono della voce.

Gesù che impugna la frusta e sfida il Sinedrio è infatti la miccia che farà esplodere ciò che porterà alla crocifissione. Ed è quasi l’inizio del primo episodio di questo quinto capitolo. Per quanto Shahar Isaac nel ruolo di Simon e Elizabeth Tabish in quello di Maria Maddalena diano il meglio di sé, è Luke Dimyan, in questa stagione, a fare delle sue reazioni i momenti più alti delle prime puntate. La battuta “Che cosa hai fatto?” e il suo sguardo pieno di paura e smarrimento, sono forse il primo dubbio sull’operato del suo Maestro. Consapevole di essere lui stesso oppresso prigioniero del denaro e per la prima volta in parte in disaccordo con ciò che il Messia ha scelto di fare. Inorridito come lo sono i leader religiosi e preoccupato come gli stessi seguaci di Gesù. Alla confusione dei suoi discepoli, ancora pieni di amore nei suoi confronti, si sostituisce l’umano dubbio che Gesù stia sbagliando, il bisogno di esitazione mentre, lontano da loro, ci si prepara a mettere del tutto fuori gioco colui che si professa come il Messia.

The Chosen – L’ultima cena: valutazione e conclusione

The Chosen - L'ultima cena

La presenza scenica di Roumie riesce comunque a rimanere paziente, amorevole e tenera nei confronti di chi lo segue, cercando di proteggerli e prepararli. Il Sacerdote Caifa, Erode e Ponzio Pilato, potere spirituale, politico e militare, tesi, sanno già quale sarà il punto d’arrivo, ma l’armonia non ha nulla a che fare con i loro accordi. La regia indugia su queste sequenze, composte essenzialmente da dialoghi e piani d’ascolto, rendendole estremamente persuasive, dove i personaggi, con lentezza, si muovono per distruggere Gesù.

Richard Fancy e Paul Ben-Victor nei panni rispettivamente di Caifa e del Re Erode, trovano finalmente la loro caratura nella serie, passando da figure minori ad alcune delle più significative e importanti di questa quinta stagione. The Chosen – L’ultima cena aumenta il suo registro stilistico e sensazionale, con una fotografia che si fa estremamente definita, rigida e compatta con contorni dichiaratamente visibili. Trovando fascino e coinvolgimento nell’estetica visiva e servendosi come sempre della rappresentazione della violenza, si resta in attesa di quanto brutale sarà la morte di Gesù. E la certezza che sarà straziante già si può subodorare dall’inizio della stagione.

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Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.9