The Dreamers – I sognatori: il film di Bernardo Bertolucci torna al cinema in versione restaurata

The Dreamers - I sognatori, il capolavoro di Bernardo Bertolucci, torna al cinema in versione restaurata grazie alla Cineteca di Bologna.

In occasione del 20esimo anniversario dall’uscita nelle sale di tutto il mondo, The Dreamers – I sognatori, film diretto da Bernardo Bertolucci e basato su un racconto di Gilbert Adair The Holy Innocents, torna al cinema in versione restaurata. Restaurato dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con Recorded Picture Company presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata e sotto l’egida della Fondazione Bernardo Bertolucci, il lungometraggio sarà nelle sale italiane dall’8 gennaio, grazie alla stessa Cineteca di Bologna e al suo progetto Il Cinema Ritrovato. Al cinema, per la distribuzione dei classici restaurati.

La sinossi di The Dreamers – I sognatori

The Dreamers - I sognatori; cinematographe.it

Rimasti soli a Parigi nell’estate del 1968, dopo che i loro genitori sono partiti per le vacanze, Isabelle e suo fratello Theo invitano nel loro appartamento l’amico Matthew, un americano conosciuto per caso alla Cineteca Nazionale. I tre decidono di chiudersi in casa stabilendo ferree regole di comportamento. Poco alla volta arrivano a conoscersi a fondo attraverso una serie di giochi mentali sempre più estremi. Protagonisti del film Michael Pitt (Matthew), l’allora esordiente e 23enne Eva Green (Isabelle) e Louis Garrel (Théo).

Noi dicevamo spesso che avremmo voluto dare una macchina da presa a chiunque. Io lo penso ancora, così ognuno potrebbe raccontare il proprio, di Sessantotto. Il film è diretto più ai giovani, che allora non c’erano. Vorrei avere una macchina del tempo per poterli condurre in quell’epoca. Io non sono interessato ai film prettamente storici, non avevo intenzione di fare un docudrama: volevo, piuttosto, dare vita a un contagio e dire ai ragazzi di oggi che, se era giusto ribellarsi allora, lo è anche adesso. Nel film, la politica viene dopo la libertà e il sesso perché il Sessantotto non era solo politica. Prima di tutto, nel Sessantotto c’erano tante emozioni: un mix di cinema, sesso, rock’n’roll, le prime canne e poi, ovviamente, la politica. Per The Dreamers ho immaginato il corpo a corpo di tre ventenni di oggi, Eva Green, Louis Garrel e Michael Pitt, con tre ventenni del Sessantotto, Isabelle, Théo e Matthew. Ben presto, com’era fisiologico, mi sono accorto che anch’io, come i miei tre personaggi, mi stavo confrontando con il Sessantotto: la macchina da presa era diventata una macchina del Tempo e mi aveva imprigionato”, dichiarò al tempo Bernardo Bertolucci.

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