The Flash: il regista racconta l’emozione contagiosa di Michael Keaton
Il film vede tornare il famoso Cavaliere Oscuro che abbiamo visto in Batman (1989) e Batman - Il Ritorno (1992), entrambi diretti da Tim Burton.
The Flash è il recente lungometraggio diretto da Andy Muschietti (It, La madre), un progetto realmente importante visto che di fatto conclude il vecchio DC Universe in preparazione dell’arrivo del nuovo corso che ha intrapreso James Gunn, da poco diventato, insieme a Peter Safran, co-CEO di DC Studios. Ebbene, all’interno della realizzazione in questione, l’eroico Barry Allen (che ha il volto di Ezra Miller) cercando di salvare la madre da morte certa, cambia totalmente le realtà che conosciamo, con la creazione di una dimensione dove i metaumani non esistono e il Generale Zod (incarnato da Michael Shannon) sta per conquistare la Terra. Il protagonista per farsi aiutare a sconfiggere tale villain più altri antagonisti letali, si rivolge non solo al Batman incarnato da Ben Affleck (ovvero quello canonico dell’universo), ma anche da quello interpretato da Michael Keaton (ovvero quello apparso all’interno di Batman e Batman: Il Ritorno di Tim Burton).
The Flash arriva nelle sale italiane il 15 giugno 2023
Una presenza nostalgica quella di Keaton in The Flash che, a quanto pare, ha emozionato moltissimo anche lo stesso attore come ha ricordato il regista della pellicola in una recente intervista per Variety. Il film-maker ha infatti raccontato, specificamente, il momento in cui il divo è entrato per la prima volta nella “sua” Batcaverna a più di 30 anni dalla sua interpretazione.
“Quando [Keaton] è arrivato sul set, la Batcaverna era già finita ed era illuminata e tutto il resto. È rimasto così [occhi spalancati] per un po’. Non volevo interromperlo. Volevo solo che lo accettasse. Chissà cosa stava succedendo lì? Ma lì stava succedendo qualcosa. È stato divertente perché a un certo punto durante la scena in cui gli abbiamo girato con il completo, ha detto, ‘Puoi fare una foto? È per mio nipote. È stato uno di quei momenti in cui ha davvero mostrato che c’era qualcosa dentro che era molto emozionante”
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