The Killer: Michael Fassbender non ha mai battuto ciglio di fronte alla telecamera
Tale peculiare caratteristica, in linea con il personaggio, è stata confermata dal direttore della fotografia, Erik Messerschmidt.
The Killer è il recente lungometraggio diretto da David Fincher (Il curioso caso di Benjamin Button, The Game – Nessuna regola) che in particolare è ispirato al fumetto omonimo ideato da Matz e andato in pubblicazione tra il 1998 e il 2014. Ebbene proprio tale progetto rappresenta un ritorno di gloria del famoso cineasta nel mondo dei crime dopo che, per quasi l’intera carriera, ha seguito questo genere assiduamente. Ebbene, mentre tale realizzazione è stata presentata in anteprima alla 80esima Mostra internazionale d’arte cinematografica a Venezia, tra l’altro ottenendo dei risultati piuttosto incoraggianti da parte della critica che ha sottolineato un’ottima fattura generale della pellicola, abbiamo recentemente scoperto una cosa sorprendente relativa all’opera.
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A quanto pare, infatti, il direttore della fotografia di The Killer ovvero Erik Messerschmidt (che ha vinto un Premio Oscar, nel 2021, per la Miglior fotografia di Mank, sempre di David Fincher) ha spiegato (ad Empire, via IGN) un fatto incredibile relativo all’interpretazione di Michael Fassbender (Assassin’s Creed, 12 anni schiavo). In particolare l’attore, guardando la telecamera, sembra che abbia fatto qualcosa di particolare con lo sguardo.
“Il focus puller ha evidenziato qualcosa di notevole: l’attore non ha battuto ciglio davanti alla telecamera per l’intera durata delle riprese.”
In aggiunta anche il regista di The Killer ha detto la sua in merito:
“Gli occhi di Michael tradiscono molto. Può tenere in mente molte cose contrastanti e i suoi occhi ti permettono di accedervi. Ho pensato che il nichilismo del personaggio fosse interessante perché era legato al suo disprezzo per se stesso. Poi ho iniziato a pensare a questo monologo interiore. Ha tutte queste cose che dice a se stesso, che è un modo per umiliare la sua preda così da potersi sentire meglio con l’idea di essere apparentemente un serial killer su commissione. Ho pensato che potesse essere interessante navigare”.
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