The Long Walk: regista descrive il film come “estremamente claustrofobico”
New Line adatterà il romanzo di Stephen King The Long Walk per il grande schermo, con André Øvredal alla regia dell'adattamento.
André Øvredal dirigerà l’adattamento del libro di Stephen King The Long Walk (La lunga marcia), ecco cosa ha a dire in proposito
Come annunciato lo scorso maggio, New Line adatterà il romanzo di Stephen King The Long Walk per il grande schermo, con André Øvredal (Trollhunter, Scary Stories to Tell in the Dark) alla regia dell’adattamento. Pubblicato per la prima volta nel 1979 con lo pseudonimo di Richard Bachman, La lunga marcia è ambientato in una futura America distopica governata da un regime autoritario. Il titolo fa riferimento a una competizione mortale tra 100 giovani.
Nel racconto terrificante, “100 ragazzi adolescenti si avventurano in una competizione annuale, nota come The Long Walk. Le regole sono semplici: mantenere una velocità al di sopra delle 4 miglia per ora. Se ricevi tre avvertimenti in un’ora, ti sparano a morte. L’ultimo ‘camminatore’ ottiene tutto quello che vuole per il resto della sua vita. Sotto queste terribili circostanze, i ragazzi sviluppano profonde amicizie, nonostante sappiano che la sopravvivenza di ciascun amico rappresenta una minaccia per loro“.
Il regista ha recentemente parlato del suo adattamento: “In un certo senso, il libro parla del lungo cammino della vita. Osservi la tua famiglia e i tuoi amici morire attorno a te mentre attraversi la vita. Come regista, è estremamente stimolante essere in grado di raccontare una storia così umana e così macabra allo stesso tempo . È come l’uomo contro la macchina in un certo senso, e sull’innocenza di questi ragazzi e su come loro non capiscono davvero in cosa si sono cacciati fino a quando non è troppo tardi. Sarà molto claustrofobico, perché non lasceremo mai quella strada.”