Titan: duro attacco a James Cameron per le dichiarazioni sul tragico incidente che ha coinvolto il sottomarino
La OceanGate replica con fermezza alle critiche di James Cameron sul Titan.
Sollevano polemiche le dichiarazioni rilasciate da James Cameron sul Titan, il sommergibile imploso mentre stava esplorando il Titanic, costando la vita a cinque persone. Il regista del film non si è risparmiato dure critiche alla OceanGate, la società occupatasi della sua realizzazione. Stando alla sua versione, in tanti consigliavano di non imbarcarsi, dati i troppi pericoli. L’imbarcazione avrebbe mancato di rispettare gli standard di sicurezza minimi, dimostrandosi troppo superficiale nei controlli. Era qualcosa di totalmente innovativo e l’assenza di una certificazione avrebbe rappresentato un campanello d’allarme.
Infuocato botta e risposta
Per il cineasta la mancata richiesta del lasciapassare delle autorità dipendeva proprio dal fatto che ma iil Titan avrebbe raccolto il via libera. Analogamente alla tragedia del Titanic, il Costruttore avrebbe peccato di negligenza, sfidando troppo il pericolo. E alla fine l’immane disgrazia sarebbe dipesa proprio dall’atteggiamento tenuto dalla compagnia.
James Cameron è uno che non le manda a dire, poco ma sicuro. Ha una lunga esperienza in proposito, essendosi reso protagonista di alcune spedizioni a dir poco audaci, tipo andare ulteriormente in profondità nella Fossa delle Marianne. È un uomo d’azione, ma non sarebbe mai salito sul Titan.
Raggiunto dai microfoni di BBC Radio 4, il co-fondatore di OceanGate, Guillermo Söhnlein, ha rispedito le accuse al mittente. L’errore commesso da tanti è a sua avviso quello di equiparare certificazione e sicurezza. Sebbene non avessero il lasciapassare di un’istituto terzo, hanno dedicato 14 anni di sviluppo al Titan.
Chiunque è libero di esprimere la sua opinione, purché venga preso in analisi ogni elemento, senza sparare sentenze solo per sentito dire, ha proseguito. Cameron non era presente durante la progettazione del sommergibile, hanno sostenuto diversi test e – ha concluso Söhnlein – negli ultimi tre anni sono ricorsi al Titan per molteplici spedizioni scientifiche.