Tito Film Festival 2021: al via in Umbria il primo festival della gratitudine, con Claudia Gerini
La gratitudine al centro della vita, ma anche della fabbrica dei sogni del cinema come quella tutta italiana di Cinecittà, al cui primo presidente Tito Marconi è dedicata la prima edizione del Tito Film Festival, che si terrà nel borgo umbro di Costacacciaro.
Tutto fluisce, tutto riprende. A cominciare dai festival del cinema che ci sono da sempre, ma anche quelli che fioriscono nella loro prima edizione, esempio di coraggio, energia e ripartenza. Il Tito Film Festival è il primo festival dedicato alla gratitudine, parola che di questi tempi possiamo fare fortemente nostra e che nel nome e in particolare in questa prima edizione si lega all’uomo a cui questo festival è dedicato.
Tito Marconi è stato il primo presidente di Cinecittà. Originario di Costacciaro, Roma è stata la sua seconda casa e dopo essere stato esercente cinema a Roma, fondamentale è stato il suo incarico per diversi anni come presidente a Cinecittà, a cui ha dato la direzione e la rotta che ha reso questo tesoro italiano una piccola Hollywood. Tra il piccolo borgo umbro e Cinecittà quindi si ricorda e si riaccende questo filo rosso indimenticato.
Tito Film Festival 2021: le istituzioni coinvolte e Claudia Gerini madrina dell’evento
Il festival si terrà in due giornate, 16 e 17 Luglio ed è organizzato dai giovani dell’Associazione Pro Costacciaro grazie al sostegno di One More Pictures, della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, con la Partnership dell’Istituto Luce – Cinecittà, Rai Cinema, Regione Umbria e Umbria Film Commission e la Media Partnership di Posso.it e HotCorn.
Una realtà alla sua prima edizione, questa che vede luce proprio grazie al sostegno delle istituzioni esterne ed interne, grazie alle quali Costacciaro trasformerà per la prima volta in isola pedonale l’intero centro storico. Un’esperienza immersiva, da set cinematografico.
Madrina dell’evento è Claudia Gerini, che in occasione della conferenza stampa ha ricordato l’importanza della gratitudine, come ingrediente fondamentale che ha mosso e muove anche la macchina del cinema: “Io sono grata alla vita, ho studiato e ho fatto in modo di ricambiare sempre questa gratitudine. Questo è un lavoro fatto di alleanze, di persone grate alla passione per questo lavoro, alle maestranze che raccontano questo lavoro e danno la possibilità anche ad altre persone di crescere. La fiducia è indispensabile per andare avanti”.
E il legame con Cinecittà più forte che mai: “Io sono cresciuta a Cinecittà, mi ricordo questo luogo incantato, immenso, dove io sognavo, e con i primi provini a quindici anni accompagnata da mia madre, iniziava il mio sogno. In questi trent’anni ho tanti ricordi di film, anche importantissimi come La passione di Cristo, set fotografici. Ho trascorso tanti momenti a me cari e fondamentali”.
Masterclass ed ospiti: vedere e raccontare il cinema
Le direzioni del Tito Film Festival sono due: offrire contenuti da visionare, ci saranno postazioni dedicate in cui fruire di contenuti in collaborazione con Rai Cinema, ma anche dibattiti, confronti e approfondimenti grazie a masterclass che porteranno dietro le quinte del cinema.
Al Palazzo Ducale la mostra fotografica di Fabio Lovino, fotografo professionista negli anni ’80 che ha realizzato fotografie pubblicitarie, ritratti di musicisti e di attori quali Robert De Niro, Al Pacino, Benicio del Toro, Charlotte Rampling, Terry Gilliam, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, David Cronenberg e David Lynch, oltre che le copertine di riviste come Max, Elle, Vogue, Vanity Fair e Rolling Stone.
Tra le masterclass due molto attese, quella condotta da Roberto Recchioni, fumettista, scrittore, sceneggiatore, e curatore editoriale, in ultimo proprio del nuovo Dylan Dog, dedicata ai retroscena della scrittura, ed una dedicata al doppiaggio con Francesco Pannofino.
Il programma del festival è in corso di aggiornamento, ed è possibile seguire il programma, gli sviluppi e gli ospiti che si aggiungeranno sul sito ufficiale.