Tom Cruise e la battaglia per affrontare la dislessia: ecco i “trucchetti” che gli hanno permesso di fare l’attore
"Analfabeta funzionale": questo è il modo in cui Tom Cruise sceglie di descrivere se stesso.
Tom Cruise, noto per le sue iconiche interpretazioni in Mission Impossible e molti altri successi cinematografici, ha affrontato una sfida personale significativa sin dalla giovane età: la dislessia. La sua storia dimostra come la determinazione e la passione possano superare le difficoltà più insidiose.
Il percorso di Tom Cruise per superare la dislessia
La diagnosi di dislessia è arrivata per Tom Cruise a soli sette anni, quando le prime difficoltà con la lettura e la concentrazione hanno iniziato a emergere nella sua esperienza scolastica. L’etichetta di “analfabeta funzionale” ha segnato profondamente il suo percorso educativo, ostacolando anche i suoi primi passi nel mondo della recitazione.
Tuttavia, Tom Cruise non si è arreso di fronte alla difficoltà. Con il sostegno determinante di sua madre, un’educatrice speciale che vedeva il suo immenso potenziale, ha iniziato a esplorare nuove metodologie di studio. Ha adottato un metodo di studio ideato da Ron Hubbard, che ha rivoluzionato il suo approccio all’apprendimento e migliorato la sua capacità di leggere in modo competente.
Il percorso di Tom Cruise non è stato facile. Ha utilizzato tecniche visive, come prendere immagini mentali delle parole, per aiutare la sua memoria e superare le difficoltà di lettura. Il suo impegno costante e la sua passione per la recitazione lo hanno spinto a migliorare giorno dopo giorno, portandolo a sviluppare abilità nell’improvvisazione, utilizzando astutamente ogni audizione cinematografica come opportunità per dimostrare il suo talento unico.
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