Tom Cruise e lo stupefacente caso dei suoi video deepfake su TikTok: impossibile non scambiarlo per l’originale!
Avevate mai visto Tom Cruise su TikTok? Ve lo mostriamo noi... o forse no!
Non fatevi trarre in inganno. Non è lui, anche se sembra esattamente lui. Su TikTok – ultimo social spopolato proprio lo scorso anno, durante la quarantena – ci sono dei famosi deepfake di Tom Cruise che sono particolarmente realistici. Sembrano autentici nel sorriso, nei gesti, nella resata. Sembra tutto vero e che sia proprio l’attore di Mission: Impossible a fare un trucco di magia o giocare a golf. Ogni movimento è fluido, assolutamente reale.
Just saw the #deepfakes of Tom Cruise and feel like a monkey looking at a spacecraft pic.twitter.com/CRO5NpEMFa
— Angad Chowdhry (@angadc) February 26, 2021
Questi video, anche se divertenti e incredibili, un po’ allarmano tutti gli utenti di TikTok. Anche se lo sembrano, non sono reali, ma sono il frutto del lavoro di uno specialista degli effetti speciali belga, di nome Chris Ume, che ha utilizzato la tecnologia deepfake per creare dei mini video in cui è ritratto il famoso attore di Hollywood. Lo specialista e l’imitatore di Tom Cruise, Miles Fisher, stavano creando dei video per divertirsi, ma hanno ammesso di non aver mai voluto ingannare le persone.
Here’s the full story https://t.co/FYP8KHKutc h/t @MasterScrat pic.twitter.com/7jVY0bkREr
— Angad Chowdhry (@angadc) February 26, 2021
Ma in fin dei conti, cosa sono i deepfake? Sono dei video in cui si mostrano delle persone che dicono o fanno cose che nella realtà non hanno mai detto o fatto. Oltre a Tom Cruise, anche altre celebrità sono state le protagoniste dei deepfake di fan che volevano che interpretassero ruoli che in realtà non hanno mai ricoperto, come Tobey Maguire o Lynda Carter.
Il giornalista Yashar Ali ha scritto, repostando il deepfake di Tom Cruise: “Questo non è nemmeno un deepfake di altissima qualità e sono pronto a scommettere che potrebbe ingannare la maggior parte delle persone. Ora immaginate la qualità del deepfake che un’agenzia governativa potrebbe produrre”. E voi, vi siete fatti ingannare?