Tom Cruise: “L’addetto alla sicurezza mi ha detto che la scena era troppo pericolosa, quindi ne ho assunto uno nuovo”

Tom Cruise non teme la morte. E le nuove immagini di Mission: Impossible - The Final Reckoning lo dimostrano!

C’è aria di capitolo finale intorno a Mission: Impossible – The Final Reckoning. E non solo perché questo ottavo film chiuderà gli eventi iniziati nel 2023 con Mission: Impossible – Dead Reckoning, ma anche per il suo titolo, che contiene la parola “finale”, e per il trailer, in cui Ethan Hunt (Tom Cruise) chiede a qualcuno di fidarsi di lui “un’ultima volta”. Mentre attendiamo con impazienza di vedere Cruise eseguire nuove acrobazie al cardiopalma, viene spontaneo chiedersi: è davvero giunto il momento di dire addio a uno dei più iconici agenti segreti del cinema?

Mission: Impossible - The Final Reckoning tom cruise - cinematographe.it

Inizialmente, Tom Cruise e il regista Christopher McQuarrie avevano pianificato di girare il settimo e l’ottavo film contemporaneamente, con l’uscita di Mission: Impossible 7 nel 2021 e Mission: Impossible 8 nel 2022. Tuttavia, la pandemia ha costretto la produzione a rivedere i piani. Con le riprese separate, Mission: Impossible – Dead Reckoning è arrivato nelle sale nel 2023, e per un po’ si è pensato che il capitolo conclusivo sarebbe uscito nel 2024. Poi, lo storico sciopero di attori e sceneggiatori di Hollywood ha bloccato la lavorazione, facendo slittare la data di uscita. Finalmente, possiamo segnare una data: Mission: Impossible – The Final Reckoning arriverà nei cinema il 23 maggio 2025.

Le nuove immagini dal set confermano ancora una volta ciò che tutti sanno: Tom Cruise non ha paura della morte. È la morte che teme lui. Che sia su strada, sott’acqua o in aria, l’attore è abituato a mettere a rischio la propria vita eseguendo personalmente le sue acrobazie. Un’abilità rara a Hollywood, ma che dimostra il suo impegno nel regalare al pubblico un’esperienza cinematografica autentica e adrenalinica. E questa volta sembra essersi spinto oltre. “Ci sono stati momenti in cui svenivo fisicamente e non riuscivo più a tornare”, ha raccontato Cruise in un’intervista a Empire, riferendosi alle riprese del nuovo capitolo.

Nel settimo film della saga, lo abbiamo visto lanciarsi con una moto da un fiordo norvegese alto 1.246 metri. Durante la première, ha spiegato quanto fosse complesso quel salto: “Ogni volta era diversa. Il vento cambiava continuamente, c’era un elicottero che mi inseguiva e non volevo che la corrente d’aria mi spingesse fuori dalla rampa prima del previsto. Poi c’era un drone che mi seguiva, e non dovevo colpirlo. E quando mi staccavo da terra, non volevo essere colpito dalla moto. Il corpo va dove guardano i tuoi occhi, quindi dovevo stare attento a non fissare troppo in basso per non perdere il controllo. Solo all’ottava volta ho iniziato a sentirmi un po’ più a mio agio… ma mai del tutto.”

Le capacità di Cruise nelle scene d’azione risalgono ai primi film della saga. Una delle sequenze che ricorda più spesso è la sparatoria con Keri Russell in Mission: Impossible III, in cui i due dovevano saltare da un edificio e schiantarsi su un camion. “Era la prima volta che Keri faceva qualcosa del genere”, ha raccontato l’attore. “Le avevo detto: ‘C’è una possibilità che i tuoi capelli prendano fuoco con l’esplosione. Se succede, non mollare, ti butto fuori io’. E infatti, nel film, a prendere fuoco sono stato io… meglio me che lei.”

Una situazione simile è capitata a Rebecca Ferguson nel suo primo giorno di riprese di Mission: Impossible 7. “Non avevo idea di come venissero girati questi film”, ha raccontato a The Graham Norton Show. “Il primo giorno, ho chiesto a Tom: ‘Cosa facciamo?’ e lui, ridendo: ‘Mi butto da un palazzo’.” Ferguson ha ricordato di aver imprecato per tutto il tempo, mentre Cruise, dopo l’atterraggio, le ha sorriso e detto: “Benvenuta in Mission.”

Anche altre star di Hollywood sono rimaste sorprese dal modo in cui Cruise affronta le scene d’azione. Matt Damon ha raccontato di aver cenato con lui dopo aver visto una sua acrobazia in cui correva lungo la facciata di un edificio. “Gli ho chiesto come fosse successo, e lui, con la sua tipica intensità, mi ha risposto: ‘Ci pensavo da 15 anni. Ho parlato con il responsabile della sicurezza, e mi ha detto che era troppo pericoloso. Così ne ho assunto un altro.’” Ed è proprio questa mentalità che rende Tom Cruise unico: se qualcosa sembra impossibile, lui trova il modo di farlo diventare realtà.