Tomb Raider: che fine ha fatto il sequel? Alicia Vikander non ha buone notizie!
Alicia Vikander svela che il sequel di Tomb Raider è attualmente in fermo a causa dell'acquisto di MGM da parte di Amazon
Lara Croft è in ritardo e non sa quando potrà arrivare, anzi, il suo stesso ritorno sul grande schermo è ormai messo in discussione. Alicia Vikander ha offerto un tanto agognato aggiornamento sul sequel di Tomb Raider (uscito nel 2018). La colpa di tale ritardo è tutta di Amazon.
Alicia Vikander svela che il sequel di Tomb Raider è attualmente in fermo a causa dell’acquisto di MGM da parte di Amazon
L’interprete della nuova Lara Croft ha svelato a Entertainment Weekly che il sequel è ora “nelle mani di qualcun altro”, dopo l’acquisizione di MGM da parte del gigante Amazon, avvenuta a marzo 2022 per l’esorbitante cifra di 8,5 miliardi di dollari. “Con l’acquisizione di MGM di Amazon, non ne ho idea. Ora è una specie di cosa politica. Penso che io e Misha [la sceneggiatrice Misha Tyler ndr] siamo ormai pronte da tempo, quindi ora è tutto nelle mani di qualcun altro, ad essere onesti”. Nonostante Alicia Vikander non sappia dire molto di più a riguardo, sappiamo che Tomb Raider 2 riprenderà dopo gli eventi del film del 2018 diretto da Roar Uthaug, descrivendo in dettaglio la storia delle origini di Lara Croft e del padre (Dominic West) e della sua ricerca di un’antica statua giapponese. Il sequel sarebbe dovuto arrivare nei cinema già nel 2021.
Il primo film ha incassato 275 milioni di dollari in tutto il mondo ed è stato accolto da recensioni contrastanti (qui potete leggere la nostra), ma è stato applaudito per la sua fedeltà al videogioco del 2013. Inoltre, la prova attoriale di Alicia Vikander è stata ritenuta molto convincente, riuscendo a dare volto a una Lara Croft sicuramente più umana di quella interpretata a inizio millennio da Angelina Jolie. In conclusione, il film non è stato un disastro, ma nemmeno il successo in cui Warner Bros. confidava. Dal punto di vista economico, però, il primo Tomb Raider ha deluso le aspettative, incassando in totale 275 milioni di dollari a livello mondiale (solo 58 negli Stati Uniti). Con un budget di circa 96 milioni di dollari (senza tener conto dei costi per la campagna pubblicitaria), l’adattamento non ha soddisfatto pienamente i produttori.