True Mothers: arriva al cinema il nuovo film di Naomi Kawase
Il film ha rappresentato il Giappone all'edizione 2020 dei premi Oscar.
Arriva al cinema True Mothers, il nuovo film dell’acclamata regista giapponese Naomi Kawase
Arriva nelle sale italiane True Mothers, l’ultimo film dell’acclamata regista Naomi Kawase, che nel 2020 è stato scelto per rappresentare il Giappone ai premi Oscar. La pellicola sarà disponibile al cinema a partire dal 13 gennaio 2022; a occuparsi della distribuzione e Kitchen Film. Come si è detto in apertura, la pellicola rappresenta l’ultima fatica della Kawase, autrice attiva a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, da noi famosa soprattutto per il lungometraggio del 2015 Le ricette della signora Toku.
True Mothers è liberamente ispirato al romanzo Asa ga Kuru di Mizuki Tsujimura, pubblicato per la prima volta nel 2015 e per il momento inedito in Italia. La vicenda narrata dal film si incentra sulla coppia formata da Satoko (interpretata da Hiromi Nagasaku) e da suo marito Kiyo Kazu (Arata Iura) che, dopo la sofferenza causata da una serie di trattamenti della fertilità senza successo, decidono di intraprendere la strada dell’adozione. Sei anni dopo aver adottato un bambino, una telefonata minaccia la loro rinata felicità: una donna di nome Hikari (Aju Makita), che afferma di essere la madre biologica, vuole indietro il figlio o dei soldi.
Riguardo alla realizzazione del film, la regista Naomi Kawase ha dichiarato: “Quando si gira un film arriva sempre un momento che mi commuove fino alle lacrime. Quando gli attori vivono a pieno la vita dei loro personaggi da esprimere emozioni che vanno ben oltre la sceneggiatura. Mi rendo conto quanto questo sia prezioso e raro. Gli attori in questo film sono sorprendenti: i loro personaggi sono l’incarnazione degli esseri viventi. Abbiamo girato in sei diverse location del Giappone: su un’isola, nella foresta, in città, in un luogo storico… Abbiamo realizzato questo film come se fosse il ricordo di un viaggio attraverso le stagioni e i caratteri di ogni luogo. È una storia sulla forgiatura del proprio destino, come se dopo la pioggia, una luce radiosa avesse purificato il mondo”.