Ultras, di Francesco Lettieri, da venerdì 20 marzo disponibile su Netflix
Arriva su Netflix a partire dal 20 marzo 2020 il film Ultras, ben accolto da pubblico e critica, esordio alla regia di Francesco Lettieri.
Ultras un film di Francesco Lettieri film prodotta dalla Indigo Film sarà disponibile sulla piattaforma Netflix a partire dal 20 marzo 2020
A partire da venerdì 20 marzo 2020, su Netflix, sarà disponibile il film Ultras che racconta le file delle tifoserie del calcio attraverso la storia persona e privata di due giovani ragazzi. Ultras è prodotto dalla Indigo Film, è un contenuto originale Netflix in associazione con Mediaset ed è diretto da Francesco Lettieri scritto dallo stesso regista insieme a Peppe Fiore con la colonna sonora realizzata dall’artista Liberato.
Napoli. A quasi cinquant’anni Sandro è ancora il capo degli Apache, il gruppo di ultras con cui ha passato tutta la vita allo stadio: una vita di violenza, scontri, passioni e valori incrollabili. Ma ora che un Daspo gli impedisce di avvicinarsi alla curva, quei valori iniziano a vacillare. Sandro sente per la prima volta il bisogno di una vita normale, di una relazione, magari anche di una famiglia. E ha incontrato Terry che è bellissima e non ha paura di niente. Angelo ha sedici anni e considera gli Apache la sua famiglia, Sandro la sua guida, la persona che ha preso il posto di suo fratello Sasà, morto anni prima durante gli scontri di una trasferta. Ultras è la storia della loro amicizia, di una fede e di un amore scanditi dalle ultime settimane di un campionato di calcio. E dell’inevitabile incontro di entrambi con il proprio destino.
Nel cast di Ultras sono presenti attori professionisti, ma anche molti esordienti e non professionisti, tra cui Aniello Arena, Ciro Nacca, Simone Borrelli, Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia e Antonia Truppo. “Ultras è nato anni fa, mentre scrivevo il soggetto per il video di Frosinone di Calcutta, poi mai realizzato“, dichiara il regista Francesco Lettieri. “Lo stadio Francioni è diventato il San Paolo e Latina è diventata Napoli. Di quel soggetto è rimasta l’idea di raccontare una storia d’amore tra un uomo e la sua squadra del cuore, nel contesto di un mondo violento. A questo si è aggiunta una storia volutamente classica, scritta insieme a Peppe Fiore, in cui il personaggio Il Mohicano diventa un eroe che prova a sfuggire a un destino già scritto, un racconto quasi epico. Per me tutti gli aspetti del film ballano su un equilibrio tra classicismo e realismo. I personaggi hanno dei ruoli ben definiti e funzionali alla storia, ma sono per la maggior parte interpretati da attori non professionisti. I casting sono durati più di sei mesi. L’idea era quella di lasciare spazio a tutti i personaggi, anche quelli minori, e dare a tutti un’identità e una verità“.