Venezia 78 – Zalava vince due premi alla Settimana Internazionale della Critica
Tra gli altri, trionfano anche Eles transportan a morte, Inchei, La dernière séance e Detours
Alla Settimana Internazionale della Critica erano in concorso 7 film
In questi giorni in cui si è svolta la 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, in parallelo si è svolto un concorso autonomo, la Settimana Internazionale della Critica (SIC) organizzata da 36 anni dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Nello specifico, quest’anno, erano in concorso ben 7 lungometraggi ovvero Eles Transportan a Morte, Erasing Frank, Mondocane, Mother Lode, Detours, The Salamander e Zalava. Di recente, direttamente dalla Biennale, è arrivato un comunicato stampa che riporta tutti i vincitori della Settimana Internazionale della Critica.
La giuria internazionale, composta da Claudio Cupellini, Vanja Kaludjercic e Sandrine Marques ha deciso di assegnare il Gran Premio Settimana Internazionale della Critica a Zalava di Arsalan Amiri. In particolare, ecco le motivazioni in merito a tale scelta.
La giuria è rimasta colpita dall’abile maestria del regista nella realizzazione del suo film d’esordio. È un lavoro maturo che naviga con competenza attraverso diversi stati d’animo nel film, consegnando un potente messaggio di superstizione e ignoranza, così rilevante per questi tempi difficili. Il regista rappresenta una voce fresca che, attraverso un linguaggio cinematografico giocoso, trasmette un messaggio universale. Il Gran Premio Settimana Internazionale della Critica di Venezia va a Zalava di Arsalan Amiri.
La stessa pellicola ha conquistato anche un’altra statuetta, ovvero il Premio Internazionale Fipresci, assegnato invece dalla Fédération Internationale de la Presse Cinématographique. Passando invece al Premio Circolo del Cinema di Verona, la giuria, composta da Greta Calaciura, Sofia Mantovani, Cristiano Devigili, Riccardo Chiaramondia e Guglielmo Scialpi, ha voluto premiare Erasing Frank di Gàbor Fabricius per la seguente motivazione.
L’opera che abbiamo deciso di premiare declina, attraverso un viaggio sonoro in un universo orwelliano, il topos della lotta contro l’oppressione. Questo conflitto si esprime attraverso una violenza sonora e chiaroscurale che logora i corpi dei protagonisti fino ad annientarli. L’omologazione finale del protagonista e il soffocamento della sua voce, in antitesi alla potenza iniziale, segnano la dolorosa e inevitabile sconfitta della libertà individuale. Per la capacità di esprimere con intensità un tema delicato e universale, il Premio del Circolo del Cinema va a Eltörölni Frankot, di Gábor Fabricius.
Eles transportan a morte di Samuel M. Delgado e Helena Giron ha conquistato il Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, attribuito da una giuria di esperti composta da Massimo Causo, Adriano De Grandis e Silvana Silvestri.
Per la capacità di elaborare una dimensione sonora immersiva, in cui la tensione tra figure e ambienti si amplifica e dialoga profondamente con la ricerca visiva degli autori. Una partitura di suoni, rumori e immagini, che alimenta una storia di misteri, vita e morte, dalla dimensione del mito fino alla deriva esistenziale dei personaggi.
Andiamo poi alla sezione cortometraggi, SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica), con una giuria che vede tra i componenti Jacopo Chessa, Silvia Luzi e Nadia Trevisan, che ha voluto premiare in particolare Inchei di Federico Demattè, al quale va la Migliore Regia e Miglior Cortometraggio; mentre L’Incanto di Chiara Caterina trionfa per il Premio come Miglior Contributo Tecnico. Chiudiamo questa rassegna con il Premio “Autrici under 40”, dedicato a Valentina Pedicini, che è andato a Ekaterina Selenkina per Detours e con il Premio Queer Lion, vinto da La dernière séance di Gianluca Matarrese.
A chiusura della Settima Internazionale della Critica sono intervenuti Beatrice Fiorentino, Delegato Generale e Franco Montini, Presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. La prima ha commentato:
Si conclude un’edizione dallo sguardo plurale, curioso e onnivoro, orientato a rappresentare la vasta complessità del presente attraverso temi universali e forme originali. Abbiamo lavorato cercando di offrire uno spettro ampio di possibilità del fare cinema oggi e i vincitori sono la concreta testimonianza di questa varietà: cinema di genere e d’autore, dal Medio Oriente all’Europa dell’Est e del Mediterraneo. Sono il segno di un cinema che nonostante le avversità che viviamo è sempre più vitale, inquieto e globale.
Montini, invece, ha dichiarato:
I dibattiti, i confronti e le discussioni attorno ai film sono sempre segno di vitalità e interesse. E quest’anno con i titoli proposti nel cartellone della 36. Settimana Internazionale della Critica è accaduto regolarmente, a dimostrazione di una selezione quanto mai varia per generi, modalità produttive e soprattutto tematiche. La Settimana Internazionale della Critica, infatti, pur essendo da sempre concentrata su nuovi autori, nuovi linguaggi, proposte inusuali e inconsuete, non intende promuovere un unico ed esclusivo modello cinematografico, ma portare alla luce tutto ciò che per i più svariati motivi, giudica meritevole di interesse e l’edizione 2021 della SIC ne è stata l’ennesima conferma.
Leggi anche Venezia 78 – La dernière séance: recensione del film di Gianluca Matarrese