Venezia 79, flash mob sul red carpet contro l’incarcerazione di Jafar Panahi
A partecipare è lo stesso direttore artistico del Festival Alberto Barbera
Durante l’odierna giornata della 79ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia un flash mob avvenuto sul red carpet ha interrotto lo svolgimento dei consueti lavori. Protagonista è stato circa un centinaio di persone, tra le quali spicca il Direttore Artistico del Festival di Venezia 79 Alberto Barbera, la Presidente della Giuria Julianne Moore, il regista argentino Mariano Kohn e l’italiano Leonardo Di Costanzo. Motivo della contestazione è stato l’incarcerazione di Jafar Panahi, regista iraniano, il cui ultimo film – No Bears – è stato presentato proprio oggi in concorso al Festival. Ricordiamo che Panahi è stato condannato a sei anni di prigione dal governo dell’Iran per aver girato senza permesso e per propaganda contro il sistema.
Le proteste dei giurati di Venezia 79 in favore di Jafar Panahi
Alberto Barbera ha dichiarato esplicitamente le ragioni della protesta: “Il messaggio è che tutti noi siamo dalla parte dei registi. Loro sono prima di tutto individui ai quali deve essere permesso di esprimere le proprie idee e di creare la propria arte, che è la ragione per cui li amiamo e diamo loro supporto. Gli attacchi alla libertà di parola in giro per il mondo stanno aumentando e questo è davvero preoccupante“. Alle parole di Barbera hanno fatto eco quelle di Lisa Clavier, membro della giuria delle Giornate degli Autori: “Siamo qui per sostenere Jafar Panahi che è in prigione. Siamo qui per sostenerlo. Il regime iraniano si sta dimostrando duro e sta eliminando la libertà di espressione. Stiamo qui per dire che i registi sono liberi di fare il loro lavoro“. Jafar Panahi non è stato l’unico regista incarcerato dal regime iraniano. Prima di lui stessa sorte è toccata anche a Mostafa Al-Ahmad e a Mohammad Rasoulof, vincitore quest’ultimo dell’Orso d’Oro a Berlino un paio di anni fa con il suo Il male non esiste.