Venezia 81: Martin Scorsese, George Lucas e il restauro del film Ghatashraddha

Il restauro, prima di Venezia 81, ha affrontato numerose sfide tecniche

Il Festival del Cinema di Venezia ospiterà la prima mondiale del restauro di Ghatashraddha, il film d’esordio in lingua kannada del 1977 diretto da Girish Kasaravalli. Questo classico del cinema indiano, basato su un racconto di UR Ananthamurthy, è stato recuperato grazie alla collaborazione tra il World Cinema Project di Martin Scorsese e la Film Heritage Foundation (FHF) di Shivendra Singh Dungarpur, con il sostegno finanziario della Hobson/Lucas Family Foundation di Mellody Hobson e George Lucas.

Il film restaurato Ghatashraddha verrà presentato a Venezia 81

Venezia 81 Ghatashraddha - cinematographe.it

Il film, presentato a Venezia, racconta la storia drammatica di Yamuna, una giovane vedova che subisce l’ostracismo nella società tradizionale dell’India meridionale dopo essere rimasta incinta, è tornato alla ribalta internazionale 47 anni dopo la sua uscita originale. La narrazione di Ghatashraddha esplora tematiche profonde come l’emarginazione sociale e i rigidi codici morali, incarnati simbolicamente nel rituale che dà il titolo al film, in cui un vaso di terracotta viene spezzato per segnare la condizione di esclusa di Yamuna.

Il restauro, prima di Venezia 81, ha affrontato numerose sfide tecniche. L’elemento originale utilizzato per il restauro è stato il negativo della pellicola, conservato presso la National Film Development Corporation-National Film Archive of India. Tuttavia, le condizioni del negativo erano compromesse da muffa, giunzioni fragili, strappi e residui di vecchi nastri adesivi, che hanno richiesto un meticoloso lavoro di recupero. L’Immagine Ritrovata di Bologna ha guidato il processo di restauro, che ha incluso la riparazione fisica e la correzione digitale dell’immagine.

La reazione di Kasaravalli al restauro è stata di grande emozione. Vedere il suo film tornare in vita con tale dettaglio e cura, quasi mezzo secolo dopo la sua prima proiezione, ha rappresentato per lui una “rivelazione”. Al Festival di Venezia, il regista ha espresso grande orgoglio e soddisfazione per la presentazione del restauro a Venezia, sottolineando l’importanza di questa anteprima mondiale per il suo lavoro e per il cinema indiano in generale.

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