Venezia 81 – Tutti i vincitori dello Starlight International Cinema Award: da Vanessa Gravina a Paolo Pierobon
Gli highlights e il palmares dell’11° Starlight International Cinema Award, svoltosi nel corso della Mostra del Cinema di Venezia 2024.
Nella vasta e variegata costellazioni di riconoscimenti autonomi e collaterali assegnati ogni anno nel corso della Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica ce n’è uno che da undici anni a questa parte brilla di luce propria e quel premio è lo Starlight International Cinema Award. Del resto con un nome così non poteva essere altrimenti, tant’è che è diventato nel corso delle stagioni uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi del fitto cartellone della kermesse veneziana. Venezia 81 non è stata da meno con un parterre de rois di tutto rispetto che tra premiati e ospiti ha animato la cerimonia tenutasi in una sala Tropicana 1 dell’Excelsior gremita lo scorso 2 settembre 2024 alle 17:30, preceduta dalla passerella nella quale alcuni dei vincitori hanno sfilato sul red carpet del Palazzo del Cinema davanti al pubblico e ai flash dei fotografi.
Premi e premiati dell’11esima edizione dello Starlight International Cinema Award a Venezia 81
Fondato e prodotto da Francesca Rettondini (SILEO Productions) e Giuseppe Zaccaria (Zaccaria Communication), con il patrocinio del Ministero della Cultura, SIAE – Società degli Autori e degli Editori e NUOVO IMAIE, il sostegno di VIRGO Milano e con la partecipazione di Lugano Region, Ticino Film Commission, Euroagrumi e la consulenza artistica della giornalista Maria Lucia Tangorra, l’evento du Venezia 81 ha visto i riconoscimenti andare a esponenti della scena nazionale e internazionale del cinema, della televisione e del teatro. Il compito di presentare la cerimonia è stato affidato a Gianni Ippoliti, accompagnato nella lettura delle motivazioni dall’attrice Jun Ichikawa. Si è partiti con il conferimento dei due premi alla carriera. Il primo è andato a Cristina Donadio con la seguente motivazione: “Alle spalle anni di gavetta, debuttando al cinema nel 1978, dopo aver iniziato il suo percorso teatrale nel 1977 con un ‘mostro sacro’ della tradizione partenopea come Nino Taranto per continuare negli anni successivi con altri grandi come Eduardo de Filippo. Come spesso accade, bisogna attendere un personaggio cruciale in una serie per farsi conoscere al grande pubblico, che poi ti scopre e segue anche in film d’autore”.
I premiati dello Starlight International Cinema Award sul red carpet dell’edizione 2024
Il secondo per l’eccellenza artistica per il teatro invece a Simona Marchini: “Da sempre non ha potuto fare a meno del palcoscenico e questi, i teatranti e il pubblico di lei. Sono dei connubi quelli creati con Pietro Garinei, Jérôme Savary, Memè Perlini, Piero Maccarinelli, Gigi Proietti fino ai recenti lavori con Roberto Andò e Ferzan Özpetek. Senza mai dimenticare l’amore per l’opera e l’impegno nel divulgarla”. Entrambe, premio alla mano e dopo le foto di rito, hanno ripercorso sul filo delle emozioni e dei ricordi, tra aneddoti di ieri e di oggi, il loro straordinario percorso artistico.
È stata la volta di due interpreti a tutto tondo che con le loro performance hanno illuminato le scene e gli schermi da molti anni a queste parte. Stiamo parlando di Paolo Pierobon e Vanessa Gravina, ai quali sono stati conferiti rispettivamente i premi come miglior attore e miglior attrice. Ai ringraziamenti e ai scatti dei fotografici sono seguite le letture delle motivazioni. A Pierobon per “L’espressività in viso e corpo che sanno mettersi al servizio dell’uomo da interpretare. Luca Ronconi,Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana sono solo alcuni dei maestri con cui ha lavorato, con progetti che restano nella memoria dello spettatore a distanza di tempo”. Alla Gravina invece per “Un volto che buca lo schermo, magnetico sul palcoscenico, con una voce che ha saputo entrare in punta di piedi nelle case degli spettatori facendosi amare. L’hanno voluta, tra gli altri, Liliana Cavani, Armando Pugliese, Luigi Perelli e Vittorio Sindoni”.
Si è deciso di insignire come miglior film di Venezia 81 Familia di Francesco Costabile con la seguente motivazione: “Non è mai semplice approcciarsi a una storia vera, tanto più se si tratta di vite stravolte. In quest’opera ogni elemento, dalla scrittura rispettosa al cast artistico e tecnico, è a servizio di una storia potente, commovente, con dei momenti di sana quotidianità”. Tra i protagonisti della pellicola, in concorso nella sezione Orizzonti e tratto dal libro Non sarà sempre così di Luigi Celeste, figura Marco Cicalese, vincitore del premio rivelazione con la seguente motivazione: “Sembra che si parta in sordina, poi arriva un giovane uomo da incarnare in cui bisogna attingere a un profondo pozzo di emozioni, nel bene e nel male. Questo serviva per Alessandro in Familia, fratello e figlio protettivo, con i propri modi”.
Last but non list il Premio Internazionale andato in questa edizione al cineasta iraniano Milad Tangshir, che ha presentato all’interno della SIC – Settimana Internazionale della Critica, la sua opera prima dal titolo Anywhere Anytime. A lui e al suo bellissimo esordio è stato attribuito il prestigioso riconoscimento per “lo sguardo originale su temi che potrebbero risultare inflazionati come il non sentirsi a casa, la vita del rider e il sopravvivere”. Altri riconoscimenti, realizzati anch’essi dalle mani sapienti del maestro orafo G.B. Spadafora, sono stati assegnati a Pasquale Di Nuzzo e Giovanna Reynaud per il successo conseguito nelle produzioni latinoamericane e a Samantha Casella per la regia innovativa del suo nuovo lungometraggio Katabasis.
Un aspetto che sta molto a cuore allo Starlight International Cinema Award è il sociale. In virtù di questo si è scelto di premiare la Fondazione Anna Mattioli per aver ideato un concorso di cortometraggi sul tema la cura dei bambini fragili all’interno del Parma Film Festival 2024 in collaborazione col Comune di Parma. Un secondo riconoscimento come Premio Sociale assegnato al Film Festival Diritti Umani Lugano, che si rivolge anche a una platea di giovani, trattando temi di forte attualità. Infine premi ‘Amici del Cinema’ a Mario Chiavalin per il documentario La loggia occulta: Democrazia a rischio, all’imprenditore Davide Dall’Asta per il suo contributo a iniziative benefiche e filantropiche e al Pride Village Virgo, ritirato dal conduttore Federico Illesi.
L’11esima edizione dello Starlight International Cinema Award si è chiusa in bellezza con la cena di gala a Venezia, presso il prestigioso Hilton Molino Stucky Venice, erano presenti illustri ospiti di Virgo. Tra i partecipanti all’evento, tantissimi nomi noti, come Altair D’Arcangelo, Giuseppe Gianni Di Labio, Stefano Pollio, Anita Adjei, Massimo Zan, Chiara Iezzi, Fabrizio Politi, Alessio Mininni (in arte Maninni), Luca Marzano (in arte AKA 7even), Greta Amato, Alessandra Drusian, Fabio Ricci, Roberta Di Padua, Alessandro Vicinanza, Gianluca Saccoccia, Giovanni Rossetti, Elena Novelletto, Anastasia Lesniack, Alessandro Nomellini, Alessia Chiera, Martyna Rowinska, Francesco Borroni e noi di Cinematographe.