Viaggio in Italia: Gabriele Salvatores lancia la fase 2 del progetto
Parte la fase 2 del progetto di Gabriele Salvatores: Viaggio in Italia per continuare a raccontare insieme una storia iniziata alcuni mesi fa
Viaggio in Italia – La memoria costruisce il futuro il documentario di Gabriele Salvatores che lancia la fase 2
L’iniziativa per il documentario Viaggio in Italia proposta da Gabriele Salvatores ha avuto particolare successo. L’idea del documentario del regista premio Oscar era quella di raccogliere in un unico prodotto audiovisivo tutti i video che gli italiani costretti a casa durante il lockdown potevano girare con i loro smartphone. Una testimonianza di tutto ciò che l’emergenza del Coronavirus ha portato. Paura, emozioni, sensazioni o semplicemente le attività che le persone hanno svolto a casa, inventandosi anche dei modi per tenersi occupati. Il documentario Viaggio in Italia invitava proprio alla documentazione rigorosamente all’interno delle proprie case, sia per le misure di sicurezza che per una documentazione più realistica di mondi diversi che vivevano la stessa identica situazione.
Un progetto che ha raccolto ben 16.000 video con moltissime associazioni che hanno aderito con entusiasmo all’idea inviando prodotti audiovisivi che testimoniassero tutto ciò che è stato fatto in quest’ultimo difficile periodo. Dall’ambito sanitario al sociale, a quello economico e solidale che presenta come stanno vivendo i settori più diversi, così come quelli impegnati in prima linea a combattere la diffusione della pandemia. Tra i materiali ricevuti per Viaggio in Italia anche molti video di singole persone che hanno deciso di raccontare la propria storia e vita personali, causa di dolore, tristezza, ma anche ottimismo e positività, con una fiducia verso il futuro. Storie di grande umanità. Gabriele Salvatores e il suo storico montatore Massimo Fiocchi con Sara Graziotti e un team di operatori del settore lanciano a tutti la nuova fase di Viaggio in Italia, con l’invito di realizzare e continuare a mandare video per non smettere di raccontare una storia che sta lentamente iniziando a cambiare. Grazie al progetto, prodotto dalla Indiana Production con Rai Cinema, è stata anche promossa una raccolta di fondi che andranno alla Protezione Civile.