Vin Diesel è stato accusato di molestie sessuali
Una donna sostiene di essere stata aggredita dall'attore nel 2010, mentre stava girando il quinto film di Fast & Furious. Diesel nega l'accaduto.
Vin Diesel è stato accusato di molestie sessuali da parte di una donna che ha lavorato per un breve periodo come sua assistente, più di dieci anni fa.
Nella causa, ottenuta da People, una donna di nome Asta Jonasson, che all’epoca si era appena diplomata alla scuola di cinema di Los Angeles, sostiene che Diesel l’ha palpeggiata, baciata con la forza e si è masturbato davanti a lei nel suo hotel. I fatti sarebbero avvenuti nel 2010 ad Atlanta, mentre lavorava per lui durante le riprese del quinto capitolo della serie Fast & Furious.
La presunta aggressione è avvenuta all’hotel St. Regis, dove Jonasson ha ricevuto istruzioni dalla sicurezza di Diesel di andare a “recuperarlo” e di accompagnarlo in un altro luogo, ma senza ricevere risposte sul cellulare da parte dell’attore. Nella suite, Diesel avrebbe afferrato i polsi della donna e l’avrebbe “intrappolata” prima di palpeggiarla, tentare di toglierle la biancheria intima e masturbarsi mentre la bloccava contro il muro, nonostante le sue suppliche di fermarsi.
Jonasson accusa anche la società di produzione di Diesel, la One Race Productions, di licenziamento illegittimo, ritorsioni e supervisione negligente, sostenendo che, poche ore dopo la presunta aggressione, la società l’ha informata che i suoi servizi non erano più richiesti e l’ha licenziata.
Un avvocato di Diesel, Bryan Freedman, ha dichiarato: “Vorrei essere molto chiaro, Vin Diesel nega categoricamente questa affermazione nella sua interezza. Questa è la prima volta che sente parlare di questa affermazione, che risale a più di 13 anni fa, fatta da una presunta dipendente che ha lavorato per 9 giorni. Ci sono prove che confutano queste accuse”.
Secondo la denuncia, la donna avrebbe firmato un accordo di non divulgazione che le avrebbe impedito di parlare apertamente dell’accaduto, ma è stata in grado di presentare reclamo grazie alle nuove leggi in vigore, come lo Speak Out Act e all’AB 2777 della California.
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