Vittoria Puccini e il rapporto con le fantasie erotiche: “è ammesso non condividerle col proprio uomo”

Qual è il segreto per mantenere la passione nella vita di coppia? Ogni donna (e ogni uomo) ha la propria ricetta personale, sviluppata negli anni. Così è anche per Vittoria Puccini, la quale, in un’intervista al settimanale Vanity Fair, dà una chiave di lettura molto personale. Le sue parole sono destinate a diventare il pubblico, tra i favorevoli e i contrari alla tesi da lei promossa.

Vittoria Puccini confessa di tenere un certo riserbo sulle sue fantasie erotiche col suo promesso sposo

Secondo Vittoria, non è necessario condividere in toto le fantasie sessuali con il rispettivo partner. Sposa la scuola di pensiero secondo cui è importante mantenere un certo alone di mistero: aiuterebbe a ravvivare gli animi, soprattutto con il passare del tempo, quando il trasporto tipico del primo innamoramento rischia di venire un po’ meno.

Per quanto appaia controcorrente l’opinione di Vittoria Puccini, in realtà ha un suo fondamento. Il sessuologo Fabrizio Quattrini ha sottolineato come la mancata condivisione delle fantasie non debba necessariamente ostacolare una sessualità appagante. Tuttavia, comunicare è cruciale in una relazione, soprattutto qualora le fantasie inespresse diano adito a tensioni o problemi. In tali circostanze, parlare in totale franchezza è vantaggioso per il benessere della coppia e approfondire il legame emotivo e sessuale.

Nel corso della stessa chiacchierata con Vanity Fair, Vittoria Puccini ha svelato il suo principale rimpianto: non aver avuto un secondo figlio. Regalare un maschietto o una femminuccia alla sua Elena (avuta dal precedente compagno Alessandro Preziosi) sarebbe stato bello, ma allora credeva di aver vissuto troppi cambiamenti.

Si avvicina, intanto, sempre più a passo svelto il matrimonio con Fabrizio Lucci, 62enne direttore della fotografia.

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