Vittoria Schisano: la trasformazione dell’attrice prima e dopo l’operazione che l’ha resa donna [FOTO]

Il prima e il dopo della trasformazione di Vittoria Schisano, l'attrice di Mio figlio.

Oggi si chiama Vittoria Schisano ed è una donna felice e un’attrice che ama il suo lavoro. Ma il percorso che ha portato Vittoria verso ciò che lei sentiva di essere è stato lungo e non pieno di ostacoli. Vittoria nasce nel corpo di Giuseppe l’11 novembre 1983 a Pomigliano d’Arco, una città in provincia di Napoli. Giuseppe si è trasferito a Roma per studiare recitazione e frequentare i migliori teatri della città.

vittoria schisano, cinematographe.it

Ha poi esordito al cinema nel 2005, anno in cui ha recitato in Mio figlio, in cui interpreta il ruolo di Damine. Nel 2010 riprenderà lo stesso ruolo nella serie televisiva Io e mio figlio – nuove storie per il commissario Vivaldi.

Nel 2011 ha divulgato la notizia che stava iniziando il percorso per cambiare sesso, completato nel giro di poche settimane, mutando ufficialmente il suo nome da Giuseppe a Vittoria. Da allora ha continuato con la sua carriera cinematografica e televisiva, recitando in film come Tutto tutto niente niente, Outing – Fidanzati per sbaglio, Take five, La vita oscena, Largo Baracche, Nove lune e mezza e Nati 2 volte.

vittoria schisano, cinematographe.it

Durante un’intervista con Barbara D’urso, l’attrice ha raccontato il suo percorso per diventare Vittoria, con tutta la sua forza e le paure che ne derivavano: “Faccio l’intervento perché ho bisogno di vedermi per la prima volta così come mi sono sempre sentita” disse ai microfoni di Barbara D’Urso. Sulla sua pagina facebook, invece, poco prima di entrare in sala operatoria, scrisse: “Sarà il dolore più bello del mondo. Taglio il passato e quel che resta della mia precedente vita. Saluto me stessa e il Giuseppe che è ancora in me. Adesso posso urlare che è nata Vittoria, lo urlo a voce piena, non solo per me ma per tutti coloro che non possono farlo”.

Tutta la sua storia è stata raccontata nel suo libro autobiografico, scritto nel 2017, dal titolo La Vittoria che nessuno sa.

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