Voglio crederci: le romantiche location del film turco Netflix

Dove è stato girato Voglio crederci, recente pellicola Netflix diretta da Evren Karabiyik Günaydin e Murat Saraçoglu? Andiamo a scoprire i luoghi che hanno ispirato le riprese e le loro specialità culinarie.

Voglio crederci (noto anche come Sen Inandir) è il recente lungometraggio Netflix che vede alla macchina da presa Evren Karabiyik Günaydin (Terra Amara, Memleket) e Murat Saraçoglu (Yangin Var, Deli Deli Olma). Un progetto in lingua turca che ha al centro della storia due nonne che ingannano i loro nipoti adulti per farli incontrare. Tale occasione dà là possibilità alla coppia di riscoprire antiche passioni rimaste sospite e riaccendere l’amore.

Voglio crederci - Cinematographe

Voglio crederci, in particolare, ha un copione redatto da Selen Bagci (al suo esordio con un copione cinematografico) con la produzione di TAFF Pictures e un cast composto, tra gli altri, da Ayça Aysin Turan nel ruolo di Sahra, Ekin Koç nella parte di Deniz, Cagla Irmak che impersona Ahu, Cagri Citanak che interpreta Ulas, Kemal Okan Özkan che presta le fattezze di Kerem. Con l’occasione andiamo a vedere le location che hanno ispirato i luoghi della pellicola, arrivata sulla piattaforma streaming il 23 giugno 2022.

Dove è stato girato Voglio crederci?

Il film, nel dettaglio, è stato girato a partire da luglio 2022 e si sono concluse dopo un mese, ad agosto dello stesso anno. Il luogo principale scelto per le riprese è proprio la Turchia, un paese decisamente molto suggestivo perché rappresenta un’interessante crocevia di rotte marittime, aeree e terrestri. Nello specifico, è stata scelta una determinata provincia turca ovvero Çanakkale, che si trova sulla sponda asiatica dello stretto dei Dardanelli, nella regione nord-occidentale della Turchia. Alcune riprese sono state effettuate all’interno e intorno all’Altare di Zeus a Mıhlı, Adatepe Köyü Yolu, che si trova sul bordo della collina che domina la baia di Edremit ad Assos.

Voglio crederci - Cinematographe

Secondo la mitologia, da questo preciso altare, il sovrano degli Dei avrebbe guardato da tale posto privilegiato la guerra di Troia. Un’altra location di vitale importante che è servita per le riprese è stata la provincia di Athena Tapınağı con molti punti di riferimenti utili come Çanakkale Trojan Horse, Çanakkale Martyrs ‘Monument, Çanakkale Saat Kulesi nel centro di Çanakkale e Anzac Cove della penisola di Gallipoli. Tra l’altro è importante sottolineare che proprio la provincia di Çanakkale è stata fondamentale anche per altre produzioni come A Small September Affair, What’s Left of You, Badem Sekeri e Travel Mates.

Cosa si mangia in Turchia?

Adesso passiamo, invece, a descrivere la cucina della Turchia, scenario di Voglio crederci, in tutte le sue sfumature, descrivendo le particolari prelibatezze che vengono preparate in questo ricco paese. Cominciamo con il Börek, uno snack a base di pasta sfoglia, formaggio e carne macinata con vari ripieni che però possono variare a seconda della situazione. Un vantaggio di questo piatto, oltre al fatto che si può effettivamente trovare ovunque, è il prezzo decisamente molto irrisorio, e in linea con un classico street food. Come non dimenticare, inoltre, la vera punta di diamante della gastronomia turca che vediamo spesso popolare anche le nostre strade.

Börek - Cinematographe
Börek

Parliamo ovviamente del Kebab, con la Turchia che è uno dei paesi che lo prepara insieme ad altri paesi mediorientali come la Siria, ma che ha comunque avuto una vasta diffusione in tutto il Mediterraneo. Nello specifico, proprio in Turchia, questa pietanza viene preparata in moltissime varianti differenti (addirittura 50) con una stessa base, ovvero carne di pollo e agnello marinata e poi successivamente grigliata. La variante più famosa è Doner Kebab, con la carne che viene avvolta in uno spiedo, ma ci sono tantissime altre sorprese.

Baklava - Cinematographe
Baklava

Una chicca assoluta della cucina turca, che non è per nulla conosciuta, sono i Manti, noti anche come ravioli turchi. Si tratta di una pietanza preparata nei giorni di festa che consiste in una specie di tortellini che sono originari, in particolare, dell’Anatolia Centrale. In Cappadocia, questi ravioli (solitamente ripieni di spezie, carne e cipolla) sono presentati nella variante Kayseri Mantısı, accompagnati con una salsa davvero forte, con yogurt all’aglio e salsa di pomodoro. Facendo un rapido salto nel mondo dei dolci, è impossibile non menzionare i classici Baklava, ovvero pasta sfoglia ripiena di frutta secca poi successivamente immersa nel miele. La particolarità è che prima questi dolcetti venivano preparati solo durante le feste, ma ora sono diventati molto più reperibili.

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