Watchmen: la serie tv secondo Tim Blake Nelson è un sequel del fumetto

Tim Blake Nelson ha recentemente rivelato che interpreterà Looking Glass nella serie TV di Watchmen di Damon Lindelof per HBO, un personaggio completamente nuovo che non appare nella serie a fumetti originale di Alan Moore e Dave Gibbons.

Ma secondo l’attore, Looking Glass non era un personaggio con cui iniziare prima di salire a bordo del progetto. A proposito del suo personaggio Tim Blake Nelson ha dichiarato: “Ho parlato con Lindelof al telefono, ed è stato un processo in evoluzione per Watchmen, che in parte è ciò che rende Damon così interessante. Lui, come i Coen (l’attore ha recitato nel film che uscirà su Netflix The Ballad of Buster Scruggs), ha molto controllo, ma improvvisa anche, in una certa misura, con quello che ha. E così, sono stato contattato per Watchmen dal suo partner (produttore), Tom Spezialy. Ho letto e riletto il mio personaggio, l’ho trovato davvero interessante, ma non si vuole andare in televisione senza sapere dove si stia dirigendo un personaggio. E Damon, francamente, ha detto, ‘Non sono sicuro di questo ragazzo e se sarà abbastanza per te. Non sono sicuro che averti in questo ruolo sia giusto, in termini di casting, con quello che ho in mente per lui. Potresti essere, in un certo senso, una pistola troppo grande per sparare solo ad una mosca’. Poi però ha iniziato a pensarci e ha cambiato il modo di interpretare il ruolo. Mi disse: ‘Sai cosa, vorrei davvero che tu facessi parte di questo. Ecco come voglio allargare il ruolo. Se ti fidi di me, allora mi piacerebbe che tu salissi a bordo’. Quello che aveva da dire era certamente abbastanza, ma ancora più importante, la sceneggiatura pilota e quello che sembrava volesse affrontare con lo spettacolo, che è ben oltre il tuo adattamento del fumetto, mi ha davvero incuriosito“.

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Nelson ha anche detto la sua a proposito del tono della serie tv, che sembra non essere un adattamento diretto ma piuttosto un sequel dell’universo Watchmen: “Credo sia assolutamente giusto. Dirò solo che non ho incontrato una nota falsa“, ha detto l’attore. “E dirò anche che mi è stato concesso di colorare il mio lavoro, in un modo molto specifico per il mondo che conoscevo, crescendo. È stato fantastico per me. È stato davvero gratificante e ho apprezzato molto l’apertura di Damon a questo“.