We live in time: Florence Pugh racconta perché lavorare con Andrew Garfield sia stata “una delle esperienze più belle della mia carriera”

Entrambi gli attori di We Live in Time hanno sottolineato come la collaborazione sia stata basata sulla fiducia reciproca

Florence Pugh e Andrew Garfield hanno condiviso l’esperienza di lavorare insieme nel dramma romantico We Live in Time, diretto da John Crowley. Il film, che racconta una storia d’amore non lineare tra i personaggi Almut (Pugh) e Tobias (Garfield), ha offerto agli attori l’opportunità di esplorare emozioni profonde e complesse, rendendo il progetto particolarmente significativo per entrambi.

Entrambi gli attori di We Live in Time hanno sottolineato come la collaborazione sia stata basata sulla fiducia reciproca

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Florence Pugh ha rivelato che la sceneggiatura, centrata su personaggi “veri” e con dinamiche emozionali riconoscibili, l’ha subito catturata. L’attrice di We Live in Time parlato della connessione immediata con la storia, che affronta temi di amore, perdita e il desiderio di vivere pienamente ogni momento, anche se ciò implica il rischio di soffrire. Pugh ha descritto il suo coinvolgimento come uno dei momenti più belli della sua carriera, un’esperienza che ha avuto un impatto positivo anche sulla sua vita personale. La preparazione per il film non ha richiesto preoccupazioni particolari; la fiducia reciproca con Garfield e il supporto del regista hanno permesso alla scena di evolversi spontaneamente, senza la necessità di una preparazione mentale forzata.

Andrew Garfield, dal canto suo, ha raccontato di essere in un periodo di riflessione personale al momento della lettura della sceneggiatura. Inizialmente, non era ansioso di tornare sul set, ma il progetto gli ha offerto una “continuazione” del suo periodo di pausa, permettendogli di esplorare temi universali come il dolore e l’amore. Garfield ha trovato nel film un’opportunità per riflettere sulla perdita e sull’importanza di accettare il costo della vita e delle relazioni, temi che ha ritenuto parte integrante del processo di guarigione personale.

Entrambi gli attori di We Live in Time hanno sottolineato come la collaborazione sia stata basata sulla fiducia reciproca e sull’improvvisazione, con il supporto di Crowley che ha favorito un ambiente di lavoro che incoraggiava la libertà espressiva. Garfield ha paragonato il processo creativo a un “flusso delicato”, in cui non c’era bisogno di prevedere ogni dettaglio, ma semplicemente di lasciarsi trasportare dalla scena e dalla chimica tra i due.

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Fonte: collider